A Volano sorge un monumento al migrante

Venerdì 9 maggio l’inaugurazione dell’ultima opera dell’artista Luca Prosser

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In un contesto urbano dove più strade si incrociano, questa grande opera contemporanea, alta più di 4 metri e intitolata «Sulla via della Speranza», colpisce per la sua forza simbolica e la sintesi formale.
L’installazione si sviluppa attraverso un arco monumentale in acciaio corten, materiale che richiama la forza e la resistenza su cui si erge una figura stilizzata, argentea, con lo sguardo rivolto verso l’orizzonte.
La figura umana, realizzata con una superficie riflettente, quasi speculare, rappresenta l’emigrante stesso: un essere sospeso tra due mondi, tra passato e futuro, tra la terra d’origine e quella d’approdo.
Le braccia abbassate e la postura suggeriscono dignità e resilienza.
 
La composizione è semplice, ma fortemente evocativa: le linee tese del corpo, la postura leggermente inclinata in avanti danno l’idea del movimento e forse anche dell’esitazione a compiere quel passo decisivo.
La base della scultura, curva e possente, suggerisce un cammino: un varco che l’emigrante attraversa e strappa, come a rappresentare la potenza della volontà (se non della disperazione) che può vincere ogni ostacolo.
La sfera di acciaio inox che emerge dal basamento può essere letta come simbolo di un mondo nuovo, di un sogno ancora da conquistare, ma che c’è ed è possibile raggiungere se speranza e destino trovano la possibilità di fondersi per raggiungere lo scopo voluto.
 
Nel suo insieme, l’opera unisce astrazione e narrazione in modo equilibrato.
Non descrive una storia personale - da qui la sua ulteriore peculiarità - ma rende universale l’esperienza dell’emigrazione, con la sua carica di sacrificio, speranza e identità e quelle radici che la figura umana di Prosser lascia dietro di sé non sono altro che il suo passato, i suoi ricordi e i suoi affetti che serberà per sempre.
In definitiva, quest’ultima opera di Luca Prosser è un messaggio molto potente che invita a sostare, a riflettere con il cuore e a riconoscere la profondità di gesti umani che - come dice il Piccolo principe - spesso sono invisibili agli occhi.
 
L’evento fa parte dell’ultimo step di un lungo percorso avviato ancora lo scorso anno dal Comune di Volano vincitore del Bando Ministeriale denominato «Turismo delle Radici».
L’inaugurazione, alla quale tutti sono invitati, avrà luogo venerdì 9 maggio a ore 18.00 a Volano, in Via Roma (bivio nord nei pressi della Ss12).
Condurrà il giornalista Maurizio Panizza, mentre il critico d’arte Claudio Matté rappresenterà nel dettaglio le peculiarità dell’opera.
Alla fine della cerimonia è previsto un rinfresco.

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