Aperto il concorso Pigarelli, in gara cori da tutto l'arco alpino

Sold out alla serata di gala di ieri sera con il coro della S.A.T. e Lucio Gardin

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La musica intesa come gioco da prendere però seriamente, l'armonizzazione dei brani fra tradizione e nuove leve, la primavera, la tregua di Natale del 1914, i canti e le lingue di confine, gli alpini tra le due guerre, la maestosità delle Alpi e le loro genti.
Sono questi i temi scelti come filo conduttore dai sette dei 13 cori provenienti da tutte le regioni dell'arco alpino che oggi pomeriggio hanno aperto, nel teatro comunale di Pergine, la quinta edizione del concorso nazionale Luigi Pigarelli.
Ad andare in scena nella competizione organizzata dalla Federazione cori del Trentino, considerata la più importante riservata in Italia alle formazioni vocali maschili, è stata la prima delle due semifinali in programma. Il concorso, intitolato al magistrato e musicista trentino di cui ricorre il 150° anniversario della nascita, proseguirà domani mattina alle 10.10 con la seconda semifinale, per terminare alle 15.00 con l'esibizione dei sei cori ammessi dalla giuria alla fase conclusiva.
Dopo i loro canti alle 18.00 è attesa la proclamazione dei vincitori e l'assegnazione dei premi speciali.
 
Nella semifinale di oggi il pubblico ha potuto ascoltare i brani popolari tratti da repertori sia della tradizione che innovativi, eseguiti (cinque ciascuno) dal coro Nosc di Soraga diretto da Peter Decristina (Orazion da mont, In cima ai monticelli, Bel lingaz, Ginginòta, Bon star), dal coro Monte Cusna di Reggio Emilia diretto da Alessandro Marzani (La smortina, Al comando dei nostri ufficiali, La mia bela la mi speta, Le carrozze, Ave o vergine us saludi), dal coro Alpino Nives di Premana (Lecco) diretto da Francesco Bussani (Così primavera, O rondolina bela, O Hirondelle, La scelta felice, Preghiera a Sant'Antonio), dal coro Ai preat di Busto Arsizio (Varese) diretto da Marco Puricelli (La pastora, La mia bela la mi aspeta, Ta pum, Stille nacht, Adeste fideles), dal Gruppo vocale Vihar di Trieste, diretto da Mirko Ferlan (Ai preat, Zeleni Polog, Kje sotiste stezice, Kambrca, Tri Hudomušne 12 istre: 1 mula jole 2 sulal riva del mare), dal coro Bric Boucle – sezione ANA di Pinerolo (Torino) diretto da Ivan Domenico (La tradotta, Sui monti scarpazi, Ai preat, Io resto qui: addio!, Varda la luna), e dal coro di Verrés di Verrés diretto da Albert Laniece (Hymne au pays, Al lac de toel, Zlìcheur, La bërgera e Mezzogiorno alpino).
 
Molta attesa l'odierna serata di gala del concorso, per la quale tutti i 432 posti a sedere del teatro perginese sono stati prenotati con largo anticipo.
Lo spettacolo è interamente dedicato a Luigi Pigarelli in occasione del 150° anniversario della nascita del magistrato e musicista trentino a cui la competizione è intitolata.
Il primo a esibirsi è il coro Cima Tosa di Fiavè Stenico diretto da Piergiorgio Bartoli, con alcuni dei canti più conosciuti armonizzati da Pigarelli (La Paganella, Sui monti fioccano, Il galet ciricchichi, il povero soldato, Il canto del minatore) seguiti dalla Ninna nanna di Renato Dionisi e da Quattro cavai/la banda di Antonio Pedrotti.
A seguire il coro della S.A.T. diretto prima da da Mauro Pedrotti e poi da Fiorella Monsorno, da lui designata a sostituirlo, eseguirà altri cinque «mitici» brani di Pigarelli (Valsugana, Serenada a Castel Toblin, C'erano tre sorelle, La pastora, Tanti ghe n'è, per concludere con Un anello d'oro fino di Andrea Mascagni e Entorno al foch, armonizzata da Arturo Benedetti Michelangeli. Mattatore individuale della serata di gala sarà il comico Lucio Gardin, che ha rivisitato in chiave umoristica la figura di Luigi Pigarelli, conquistando la simpatia del pubblico.

Domani il teatro di Pergine riaprirà alle 10.10 per la seconda semifinale che vedrà esibirsi i cori Erica di Paitone (Brescia), Monte Peller di Cles, Stella Alpina di Verona, Vanoi di Canal San Bovo, Voci delle Dolomiti di Belluno, Montecimone di Miane (Treviso).