Articolata indagine della Guardia di Finanza di Bolzano
Frode fiscale per 80 milioni di euro: riciclaggio e somministrazione illecita di manodopera
Somministravano manodopera a favore di imprese della grande distribuzione e della lavorazione delle carni attive in Trentino-Alto Adige, Veneto e Lombardia a prezzi fortemente concorrenziali, grazie a un vorticoso giro di fatture false, che consentiva di abbattere il costo del lavoro, riciclando all’estero i profitti dell’attività criminosa, attraverso una «società fantasma».
Questo, in sintesi, quanto emerso da un’indagine del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Bolzano svolta sotto la direzione della Procura della Repubblica del capoluogo altoatesino.
Ad ideare la frode due imprenditori - un altoatesino e un campano - e un consulente fiscale della provincia di Napoli, indiziati di aver architettato un diffuso sistema di reclutamento di manodopera a basso costo, poi messa a disposizione, attraverso la stipula di contratti di appalto non genuini, di compiacenti imprese committenti.