Bolzano, la polizia arresta un marocchino violento

Nonostante il divieto di avvicinamento ha aggredito la sua ex e, già che c’era, anche sua madre.

Sono quasi all’ordine del giorno, purtroppo, le richieste a seguito delle quali la Polizia di Stato interviene d’urgenza per far fronte a situazioni di violenza domestica. 
Nel caso di specie, nella tarda serata di mercoledì 11 giugno, la Sala Operativa della Questura inviava in emergenza le Volanti nella zona Oltrisarco per una donna in difficoltà, scesa in strada, davanti alla sua abitazione.  
 
Durante il colloquio con gli operatori di polizia, si avvicinava alla donna un cittadino straniero (poi identificato per un marocchino di 27 anni, richiedente asilo, ma pluripregiudicato per reati contro la persona e il patrimonio), al quale la donna intimava di allontanarsi e di lasciar perdere sua figlia.
La donna spiegava ai poliziotti che il giovane, in passato legato alla figlia da una relazione sentimentale e attualmente gravato da un divieto di avvicinamento nei confronti della giovane, sapeva che la ex sarebbe di lì a poco rincasata dal lavoro, motivo per cui la attendeva sotto casa incurante del provvedimento del Giudice.
 
Poco dopo, i poliziotti che erano rimasti in zona proprio per sincerarsi che il rientro a casa della giovane potesse avvenire in tutta serenità, notavano arrivare di corsa una giovane ragazza, seguita proprio dal marocchino, che tentava di fermarla bloccandole un braccio. 
La vittima appariva in forte stato di agitazione e riferiva ai poliziotti che aveva già notato nei giorni scorsi il suo ex appostarsi fuori dal luogo di lavoro e pedinarla e che quella sera, a poche centinaia di metri dall’abitazione, si imbatteva nell’uomo che le chiedeva con insistenza un chiarimento definitivo.
 
Terrorizzata, la donna cominciava a correre chiedendo aiuto alla pattuglia rimasta sotto casa.
Gli agenti a quel punto bloccavano l’uomo, lo accompagnavano in Questura ed al termine degli atti di Polizia Giudiziaria, in considerazione dell’accaduto, lo dichiaravano in stato di arresto per la violazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento.