Cartoline di Bruno Lucchi: Le belle storie non finiscono mai

Un incontro dedicato al formaggio Vezzena, una serata di sapori, ricordi e sorrisi

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Le belle storie non finiscono mai.
A gennaio ho scritto una delle mie cartoline per Ladigetto.it, dedicata a Gimo Cunico. Un nome che, togliendo la C, diventa «Unico»… e davvero lo è. La storia e le fotografie sono poi approdate anche su Trentino Mese.
Un po’ di tempo dopo, durante il nostro consueto appuntamento degli Acquari – quel rito che da oltre vent’anni ci riunisce tra amici accomunati dallo stesso segno zodiacale, in una giornata all’insegna dell’amicizia e della buona tavola – a pranzo si parlava di formaggi, montagne e passioni condivise.
È lì che Daniela Russo e Giuseppe Belli, amici acquariani e Simposiarchi per l’Accademia Italiana della Cucina - Delegazione di Rovereto e del Garda Trentino, ci anticipano una serata speciale: un incontro dedicato al formaggio Vezzena, che si terrà il 15 maggio al ristorante Cogola di Serrada.
 
È così che nasce questa nuova cartolina.
Tutto comincia con un regalo ricevuto tempo fa dal caro amico Cristiano: un pezzo di Vezzena stagionato. Un dono prezioso, carico di sapori e memoria.
Quel gusto intenso mi ha riportato all’infanzia, alle estati passate in colonia sull’altopiano di Vezzena, circondato da malghe e pascoli, dove si produce questo «oro giallo» con gesti antichi e mani esperte.
Mi ha fatto ricordare anche le sciate con gli amici sui percorsi della Marcialonga, ai tempi in cui avevo 27 anni e gambe leggere.
 
E poi il viaggio, pochi giorni dopo, verso malga Marcai, la più alta dell’altopiano. Qui ho incontrato Giuseppe Dagli Orti, innamorato di queste terre, e Gimo Cunico, il casaro leggendario.
Novantatré anni e ancora occhi lucidi quando parla del suo mestiere.
«El formaio l’è come un toséto da créser,» – dice con tenerezza. – Il formaggio è come un bambino da crescere.

Quelle parole ci sono rimaste addosso. Così come l’emozione di vedere una cultura che resiste, che si tramanda.
Durante la serata a Serrada, dedicata alle eccellenze dell’Altipiano Cimbro, il Vezzena di malga è stato il vero protagonista.
Abbinato alla polenta croccante, alla ricotta con erbe aromatiche, al Fanzelto di grano saraceno e caprino spalmabile, accompagnato dai vini del Borgo dei Posseri, raccontati con passione da Maria Marangoni.
 
Hanno preso parte alla serata anche Germano Berteotti, Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina, e Michael Rech, Sindaco di Folgaria, a testimonianza del valore culturale e territoriale di queste tradizioni.
È stata una serata di sapori, ricordi e sorrisi. Di quelle che ti fanno dire: le belle storie non finiscono mai.
Si trasformano. Si stagionano, come un buon formaggio.
E continuano a nutrire l’anima.
 
Bruno Lucchi


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Il Presidente Germano Berteotti e Marco Matuzzi del ristorante Cogola di Serrada.


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Il Presidente Germano Berteotti e i Simposiarchi Daniela Russo e Giuseppe Belli.

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Germano Berteotti e Maria Marangoni del Borgo dei Posseri.

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Il presidente e i relatori Cristiano Libardi e Bruno Lucchi.

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Michael Rech, Sindaco di Folgaria e il Presidente.

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