Dazi, per ora Trump colpisce solo Giappone e Corea del Sud

Penalizza anche Sudafrica, Malesia, Laos e i Brics. Per l’Europa c’è ancora spazio per la trattiva, ma tutto è incerto come sempre

Come abbiamo scritto ieri, le dichiarazioni di Trump non sono mai chiare, né precise, né certe.
Ha effettivamente mandato (via social…) 12 lettere ad altrettanti stati, ma tra questi non ci sono ancora l’Unione Europea e il Regno unito.
Gli stati penalizzati sono Giappone e Corea del Sud, ai quali impone dazi al 25%, più altri stati come Sudafrica, Malesia, Laos e i Brics.
BRICS è un acronimo utilizzato in economia internazionale che individua cinque paesi: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, accomunati da alcune caratteristiche simili.
La Cina peraltro si è sfilata per tempo proprio per trattare direttamente con Trump.
 
Con l’Europa la questione è ancora aperta. Da una parte dice che c’è tempo sino a fine agosto, dall’altra afferma che la decisione verrà presa entro il 9 luglio.
A Bruxelles si sta cercando di limitare i danni dei dazi al 10%, ma tutto è ancora possibile. E con Trump non ci sarà mai nulla di sicuro.
Il presidente degli Stati Uniti crede di raccogliere grazie ai dazi più di mille miliardi di dollari, che andrebbero a ridurre il debito dello stato che è stato certificato dal Senato USA in 3.300 miliardi.
Ma si tratta di quattrini che dovrebbe raccogliere dai suoi cittadini, sempre che questi accettino di pagare le tariffe maggiorate dai dazi.
 
Il 9 luglio è la nuova data e non ci resta che stare a vedere.