È scomparso Alvaro Vitali. Aveva 75 anni

È stato un attore comico italiano, famoso per la sua parte di Pierino e nei film del periodo sexy all’Italiana

Alvaro Vitali era nato a Roma il 3 febbraio 1950.
Era noto soprattutto per avere interpretato in diverse pellicole cinematografiche il ruolo di Pierino oltreché per avere preso parte a numerosi film del filone della commedia sexy all'italiana.
Nato in una famiglia piccolo-borghese – il padre era titolare di una piccola impresa edile a conduzione familiare, mentre la madre gestiva un piccolo stabilimento della Titanus sulla Tiburtina – a otto anni, a causa dei frequenti litigi con la mamma, andò a vivere dalla nonna dove rimase fino al trentaduesimo anno d'età.
 
Conclusa la terza media abbandonò gli studi e, dopo aver lavorato per un periodo come elettricista, venne scoperto da Federico Fellini durante un provino. 
Nel 1969 il regista riminese lo fece esordire nel cinema con una piccola parte in «Fellini Satyricon». 
Il regista lo volle in seguito in «I clowns» (1971), in «Roma» (1972), nel quale interpreta un ballerino di tip-tap d'avanspettacolo, ruolo interpretato anche l'anno successivo nel film «Polvere di stelle», diretto e interpretato da Alberto Sordi, affiancato anche da Monica Vitti) e in «Amarcord» (1973), con Ciccio Ingrassia.
 
La fama di Vitali era legata a doppio filo alla commedia sexy all'italiana, per anni fenomeno cinematografico commerciale. 
Dopo aver interpretato «La poliziotta» (1974), diretto da Steno, con Mariangela Melato e Renato Pozzetto, Vitali venne notato dal produttore Luciano Martino grazie a una gag con la pistola (dove sbagliava sistematicamente ogni colpo).
Da quel momento, Vitali cominciò a lavorare con la Dania Film.
 
A partire dalla seconda metà degli anni settanta, Vitali interpretò l'unico suo film del genere poliziottesco, nel ruolo di portiere di un palazzo, «Uomini si nasce poliziotti si muore» (1976), diretto da Ruggero Deodato, e numerosi film della commedia sexy, accompagnando attori protagonisti, come Lino Banfi, Edwige Fenech e Renzo Montagnani, per poi passare a dei ruoli di prima fila interpretando il personaggio di Pierino, eroe popolare delle barzellette, con «Pierino contro tutti» (1981) e «Pierino colpisce ancora» (1982), entrambi diretti da Marino Girolami, e in «Pierino medico della S.A.U.B.» (1981) di Giuliano Carnimeo. 
Seguirono una sorta di spin off della serie, ovvero film dove Vitali propone personaggi similari, «Gian Burrasca», «Giggi il bullo» e «Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento».
 
La stagione della commedia sexy durò poco e con essa terminò anche la fortuna dell'attore; nel 1990 il tentativo di rilanciarlo con un ulteriore film della serie, «Pierino torna a scuola», diretto da Mariano Laurenti si rivelò un fallimento.
Con il tramonto delle commedie sexy, il telefono smise di squillare e Vitali sparì dalle scene.
 
Dopo un decennio di oblio, la figura di Vitali è stata rilanciata da Striscia la notizia dopo che, in un servizio che prendeva in giro una gaffe di Jean Todt, veniva paragonato l'allora direttore della Scuderia Ferrari al personaggio di Pierino, sottolineandone la somiglianza fisica. 
Quando l'imitatore Dario Ballantini fece esordire la sua caricatura di Luca Cordero di Montezemolo nei suoi servizi, Antonio Ricci pensò di affiancargli proprio Vitali nei panni di Todt, facendolo tornare così sulle scene per il piccolo schermo. 
Sempre nelle gag di Striscia la notizia al fianco di Ballantini, ha imitato personaggi come la madre dell'avvocato Giulia Bongiorno e la principessa Marina Ricolfi Doria di Savoia nella trasmissione.
 
Nel 2006 partecipò alla terza edizione del reality show «La fattoria», ma dopo poche settimane dovette abbandonare per il riacutizzarsi dell'asma, malattia di cui soffriva.
Il suo ultimo lavoro fu come guest star in un episodio della quarta e ultima stagione della serie di Carlo Verdone, «Vita da Carlo», che uscirà postumo.
È morto a Roma il 24 giugno 2025, nello stesso giorno aveva firmato le dimissioni e lasciato l'ospedale, dove era ricoverato da due settimane per una broncopolmonite recidiva.
 
Divorziato con un figlio, si professava cattolico e viveva a Roma. 
Nel 1998 ha conosciuto la cantautrice Stefania Corona, con la quale si è sposato nel 2006 e dalla quale si è poi separato nel 2025 per scelta della moglie, con cui negli ultimi anni ha fatto piccoli spettacoli di cabaret a teatro per mantenersi.
 
Soprattutto dagli anni 2000 in poi, le offerte di lavoro sono diventate sempre più rare per l'attore, che ha dichiarato di soffrire di depressione per essere stato dimenticato dal cinema italiano e di percepire 1.300 euro al mese di pensione, cifra da lui considerata irrisoria rispetto ai suoi 150 film, a causa dei contributi versati spesso in modo irregolare dalle produzioni.
Durante il periodo d’oro, Vitali guadagnava cifre altissime, fino a 90 milioni di lire a film.
 
Si ringrazia wikipedia.