Fondi europei stanziati per la produzione di vino in Sudafrica
La europarlamentare leghista Anna Maria Cisint ha prontamente interrogato la Commissione europea
La notizia sullo stanziamento di 15 milioni del Fondo di cooperazione dell’UE a favore dell’industria vinicola sudafricana, non è passata inosservata agli occhi dell’europarlamentare leghista Anna Maria Cisint, che ha prontamente interrogato la Commissione europea.
«Chiaro che oggi i produttori europei si dicano indignati, come ad esempio quelli francesi, che si sono visti rifiutare dall’UE i sostegni richiesti per la campagna di estirpazione dei vigneti.
«Sebbene lo stanziamento sia riferito ad accordi siglati diversi anni fa, considerate le difficoltà del settore, appare oggi paradossale finanziare paesi terzi, peraltro competitori verso i produttori europei. Il consumo di vino continua a diminuire in tutta Europa.
«Del tutto decontestualizzata anche la scelta di voler mettere in discussione la struttura del bilancio PAC, aprendo le porte del mercato europeo attraverso gli accordi con il Mercosur, indebolendo le nostre filiere e minando ulteriormente la credibilità dell’Europa agli occhi nei nostri agricoltori.
«Ho chiesto quindi alla Commissione di rivedere completamente il proprio paradigma in materia di agricoltura, che sembra oggi alimentato da una follia assurda e nettamente ideologica, piuttosto che da una congrua analisi di contesto e realtà.»