Giornata mondiale senza tabacco
Il 31 maggio si celebra la ricorrenza indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e promossa ogni anno da LILT in tutta Italia
Il 31 maggio si celebra la Giornata Mondiale Senza Tabacco: ricorrenza indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e promossa ogni anno da LILT in tutta Italia.
Fumare è la causa di malattia e di morte che più si può evitare e anche dati recenti riportano una correlazione dell’85-90% tra il fumo e lo sviluppo di tumore al polmone (Airtum 2022-2023). Il fumo viene inoltre associato ad altre malattie oncologiche: a cavo orale e gola, esofago, pancreas, colon, vescica, prostata, rene, seno, ovaie e alcune leucemie.
La LILT trentina, che lavora ogni giorno per la prevenzione del cancro, non può rimanere indifferente quando arriva l’appuntamento annuale di fine maggio.
Se si considerano da un lato gli sforzi fatti in termini di sensibilizzazione contro il tabagismo e dall’altro le percentuali dei fumatori in Italia e in Trentino (rispettivamente 24% e 21%), sembra sia difficile sviluppare nelle persone una percezione del rischio tale da far smettere chi fuma o da persuadere a non iniziare chi non lo fa.
Da alcuni anni LILT Trento prova a parlare di questo tema soprattutto ai più giovani, per esempio con interventi di educazione alla salute nelle scuole, convinta che con linguaggi e canali adeguati possano sentirsi coinvolti davvero in prima persona.
Che fumare sia dannoso, fino a causare anche la morte, le persone ormai lo sanno. Ma il tema della dipendenza da nicotina è molto complesso: sono in campo aspetti sociali, educativi, emotivi, piscologici, e situazioni familiari. Non può essere affrontato ed esaurito solo ponendo divieti legislativi o esortazioni morali. Per questo, e per affrontare il tema con un approccio ampio, quest’anno la LILT trentina ha accettato l’invito di LILT Milano Monza Brianza ad intraprendere un’esperienza nuova, condivisa con altre LILT provinciali e finanziata da LILT nazionale.
Molti studenti e studentesse, nella fascia di età tra gli 11 e i 18 anni, sono stati chiamati a preparare un vero e proprio documento: il Manifesto della GenZero Fumo.
Con la guida di un’equipe di esperti hanno condiviso pensieri, valori, esperienze con l’idea di creare una proposta fatta di aspirazioni e non di dogmi: perché siano le azioni piccole e quotidiane a far innescare il cambiamento.
Il nome dato al manifesto fa riferimento all’obiettivo di creare una generazione libera dal tabacco, come indicato anche nel Piano Europeo contro il Cancro del 2021, in cui l’Unione Europea si pone l’obiettivo di arrivare ad una popolazione di consumatori inferiore al 5% entro il 2040.
Dal Manifesto ragazzi e ragazze fanno emergere in modo chiaro la loro necessità di essere liberi di scegliere per la propria salute, senza cadere nell’inganno delle pubblicità e senza essere vittime della pressione sociale di una falsa immagine «alla moda». Reclamano il diritto a spazi puliti, che siano liberi dal fumo passivo e in cui siano previsti sistemi di riciclo e smaltimento per i mozziconi o i prodotti alternativi alle sigarette, e per questo chiedono direttamente alle istituzioni di farsene carico. Sono precise e ragionate le loro valutazioni esposte nel Manifesto, ed è compito degli adulti prestare ascolto, dare fiducia e impegnarsi nel dare risposte adeguate.
«Sappiamo che un’azione come quella della scrittura di un manifesto non sembra portare a risultati concreti» commenta Mario Cristofolini Presidente della LILT trentina. «La nostra esperienza ci dice però che la sensibilizzazione sul lungo periodo ha la meglio e che è fondamentale continuare ad investire in questo.»
Perché si può cambiare solo se si inizia a farlo.
Il Manifesto, rivolto a chi aspira a migliorare per sé e per gli altri, sarà disponibile su www.lilttrento.it e sui social di LILT Trento.