Grande successo per la seconda edizione di Poplar al Mart
Dal 31 maggio al 1° giugno 2025, in 2 giorni 25 appuntamenti, 15 artisti, 6 mostre hanno attratto più di 4.500 persone. Il 60% degli arrivi da fuori regione
Il pubblico
Sabato e domenica dalle 15.00 alle 2.00 «Poplar Utopia» ha accolto più di 4.500 persone tra giovani e meno giovani, adulti e bambini.
Ai 3.500 che hanno acquistato il biglietto per il festival, si sommano gli oltre 1.000 visitatori del Mart.
Se il pubblico di Poplar aveva un’età media di 28 anni e proveniva principalmente da fuori regione, i visitatori del museo sono stati turisti di prossimità (raggio di 300 km), over 35 e famiglie che hanno scelto la cultura per il ponte del 2 giugno.
Il Polo culturale
Coerentemente con l’ambizione di chi lo ha fondato, il Mart si conferma una grande macchina organizzativa, capace di intercettare segmenti eterogenei e di proporre offerte diverse, in collaborazione con le realtà culturali e istituzionali.
Se a marzo il museo è stato partner strategico del primo Festival Lucy, in collaborazione con l’omonima rivista, il comune di Rovereto e la Biblioteca Civica Tartarotti; ad aprile ha co-organizzato Educa Immagine, a cura della Trentino Film Commission. In autunno sarà nuovamente la volta di Oriente Occidente.
In mezzo Poplar Utopia
CULT!
Un flusso costante. Dal primo pomeriggio di sabato il museo si è via via riempito di un pubblico giovane, rispettoso, consapevole che ha seguito il programma Cult!
Performance, talk, live set, proiezioni e concerti si sono susseguiti a ritmo serrato negli spazi convenzionali e non, dalle sale delle Collezioni al garage del museo, suggestiva location underground nella quale si sono svolti gli afterparty e il live di Pop X.
Nel cavedio del museo si sono esibiti i Delicatoni e gli Uno Due Tre in concerti fruibili dal foyer dell’Archivio del ’900 o dalle iconiche balconate disegnate da Mario Botta.
Nelle sale espositive il pubblico ha trovato le performance di Jacopo Mazzonelli con Eleonora Wegher e di Beatrice Favaretto con Lalliboop; i live set di okgiorgio.
Infine, nel Foyer del I piano è stato molto partecipato l’interactive set di MANI. La mostra di punta Sebastião Salgado.
Ghiacciai ha ospitato la lectio di Luca Mercalli ed è stata espansa dalla sonorizzazione di Emanuele Lapiana e dalla proiezione del docu-film Il canto del Ghiaccio, di Paolo Ghisu & Stefano Collizzolli.
Infine, in Sala conferenze sono stati proiettati i documentari Charli XCX: Alone Together e Pino di Francesco Lettieri e si è tenuto il talk Make Art Not Mainstream con Mace e Stefano Polli, moderato da Deerwaves e introdotto da Duccio Dogheria, Archivio del ’900 del Mart.
Il programma Cult! si è concluso con il talk Sinestesie pop: l’arte di creare mondi con Giorgio Poi e Zuzu, moderato da Elisa Vettori.
LIVE!
Chiuso il museo e fino a mezzanotte e mezza, la piazza è stata la protagonista.
Sotto la cupola illuminata dal disegno luci site-specific si sono avvicendati i live.
Punta di diamante del palinsesto è stata sicuramente Kelly Lee Owens, tra le artiste più magnetiche della scena elettronica globale, alla sua unica data estiva in Italia, domenica 1° giugno.
Diversi sono stati gli artisti già noti al pubblico di Poplar: Giorgio Poi, Venerus, MACE, e okgiorgio, che l’anno scorso aveva animato l’afterparty nel garage del Mart.
E per un pubblico under35, numerosi gli artisti della stessa generazione, le cosiddette «terre promesse»: Lüzai, Yaraki, Planet Opal, EMMA e faccianuvola.
Per chi aveva il full pass, la serata è proseguita negli esclusivi afterparty in garage fino alle 2.00 del mattino. A far ballare centinaia di persone sono stati Camoufly (sabato) e fenoaltea (domenica).
Accoglienza
In circa 400 sono rientrati a Trento usufruendo del servizio navetta messo a disposizione dagli organizzatori.
Grande è stata la cura che Poplar e il Mart hanno dedicato all’accoglienza e all’inclusione: informazioni sempre chiare e segnaletiche cartacee e digitali per orientare e informare i pubblici; presidi di accoglienza e aiuto; bagni accessibili; food and beverage adatto a chi ha particolari intolleranze o abitudini alimentari; distributori di acqua fresca; tappi antirumore; zona di decompressione e spazi per le pause dei volontari e del personale.
Organizzazione
La direzione artistica è stata curata da Entropia APS, in continua sinergia con il Mart che è anche co-organizzatore del Festival.
Poplar Utopia 2025 è sostenuto dal Comune di Rovereto, dalla Provincia Autonoma di Trento, dalla Regione Autonoma di Trentino Alto Adige e Sud Tirol, dalla Fondazione Caritro.
La SIAE e il Ministero della Cultura sostengono la rassegna under 35 “Terre Promesse”.
Volontari
Poplar e Poplar Utopia sono possibili grazie al contributo di una community attiva e generosa di circa 200 under 30 che per 3 giorni, da venerdì a domenica, ha abitato gli spazi del Mart.