Il Bosco della Città: prezioso polmone verde di Rovereto

L’idea per raggiungerlo va a un «ascensore», tipo quello di Trento che in meno di due minuti porterà a Mesiano

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Si stanno avvicinando, speriamo lentamente, le calde giornate estive e tutte e tutti noi andremo a cercare luoghi freschi più o meno vicini alle nostre case di Rovereto.
Per nostra fortuna siamo circondati ma magnifiche montagne, raggiungibili in pochi minuti, e poi non siamo tanto lontani dal tanto amato lago di Garda.
Ma a parte tutto queste belle mete, noi roveretani godiamo di un polmone verde tanto grande quanto prezioso: il Bosco della Città, che ci sovrasta e ci ammira pressoché da sempre da assai vicino.
 
Vi si trovano molte specie arboree e floreali, diversificata la fauna, tanto che la Fondazione del Museo Civico cittadino vi ha creato un’area specifica di visita e di studio, chiamata Sperimentare, a disposizione delle scuole cittadine e non solo.
Qui troviamo pure ampi spazi a prato, soleggiati ma con anche salubri zone in ombra.
Vi si trova pure un percorso della salute, adottato da sportivi come naturalmente da semplici persone meno fisicamente dotate.
Un luogo, quindi, piacevole e balsamico, che forse meriterebbe ancor più attenzione da parte dei cittadini e di chi amministra la Città della Quercia.

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È certamente facile raggiungere quest’isola di pace salendo da viale dei Colli e proseguendo poi su via Vallunga, ma si potrebbe pensare ad una modalità di salita più comoda, più veloce e meno inquinante.
Il mio pensiero va ad un «ascensore», tipo quello in costruendo a Trento che in meno di due minuti porterà dal lungo Fersina verso Mesiano, che da Corso Bettini, zona via Sticcotta per capirci, porti i cittadini proprio nel cuore del Bosco della Città.
La vicinanza del parcheggio del MART potrebbe favorire anche una funzione e una proposta turistica del Bosco della Città.
 
Ritengo che l’impatto visivo e ambientale sarebbe assai limitato, il verde delle piante coprirebbe il percorso in pochissimi anni.
Il risultato sarebbe evidentemente quello di favorire la fruizione di questo raro polmone verde da parte delle persone più avanti con l’età, o portatrici di qualche difficoltà fisica, come pure dei nostri molti giovani studenti.
Nulla vieta che al Bosco della Città, a seguito di questo nuovo innovativo collegamento, possano nascere ulteriori iniziative di ospitalità, come ad esempio un punto di ristoro con annessa area di divertimento (campo per il gioco delle bocce, parco giochi per bambini, tavoli da picnic ecc.).
 
La fantasia ai roveretani non è mai mancata.
Lascio questo semplice stimolo a chi di dovere.
Credo sia una visione e un progetto condivisibili e dal costo certamente sopportabile da parte del Comune di Rovereto.

Paolo Farinati