Incidente mortale sul monte Biaina ad Arco

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L'incidente mortale di cui abbiamo dato notizia oggi, ha un nome illustre.
Il mondo dell'alpinismo è in lutto.
La vittima è Cristian Brenna (nella foto Facebook). Originario di Bollate, viveva ad Arco con la moglie Jana e i due figli, Sofia e Filippo. 
Aveva aperto diverse vie in Pakistan e partecipato alla spedizione al Cerro Piergiorgio; faceva parte del gruppo «Ragni della Grignetta» di Lecco.

Secondo quanto finora ricostruito, Cristian Brenna è inciampato sul sentiero, scivolando lungo il pendio boschivo per decine di metri prima di precipitare sulle rocce sottostanti.
Il compagno di escursione, dopo aver perso il contatto visivo e telefonico, ha immediatamente allertato il Numero Unico per le Emergenze 112 e l'equipe medica del 118 Trentino Emergenza ha constatato il decesso della guida alpina.
 
Il cordoglio è dell'intero mondo dell'alpinismo e della montagna, il presidente della FASI, Federazione Arrampicata sportiva Italiana, Davide Battistella, si è così espresso: 
«Un grave lutto ha profondamente scosso oggi non solo la nostra Federazione, ma tutto l’ambiente dell’arrampicata sportiva italiana; Cristian Brenna è mancato per un tragico incidente avvenuto sul monte Biaina ad Arco di Trento. 
«L’amico, alpinista e arrampicatore, ex atleta della Nazionale Italiana plurimedagliato in Coppa del Mondo, nonché guida alpina e operatore del soccorso alpino della Guardia di Finanza, aveva il ruolo di tecnico delle squadre Nazionali della Federazione, ed era padre di Filippo e Sofia, atleta della Nazionale Under17, neo Campionessa Italiana Giovanile Lead. 
«Cristian era molto amato ed apprezzato da tutto lo staff federale, che si unisce, assieme al Presidente, al Segretario Generale e a tutto il Consiglio Federale, al cordoglio della famiglia.»

Il Presidente FASI Davide Battistella invita ad osservare un minuto di silenzio in sua memoria prima di tutte le manifestazioni di arrampicata sportiva che avranno luogo nel prossimo weekend.