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L’impianto finanziario della funivia San Martino-Passo Rolle

Per la prima volta viene offerta all’aggiudicatario dell’appalto la concessione in cambio del valore attuale di una rendita ventennale

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Il bando di concorso che verrà indetto entro la fine dell’anno per la realizzazione dell’impianto funiviario che collegherà San Martino di Castrozza a Passo Rolle (di cui parliamo in altro articolo - vedi), conterrà dei principi che – se funzioneranno – potrebbero segnare il primo passo di un’importante novità nell’evoluzione dei rapporti tra Pubblico e Privato.
E' stato presentato stamattina dall'Assessore provinciale ai trasporti Alberto Pacher (foto).  
 
Si tratta di un project financing inserito già in fase di appalto, perché prevede che l’aggiudicatario ricavi parte dei proventi dalla gestione dell’impianto stesso, che gli verrà riservata per una ventina d’anni all’aggiudicazione dell’incarico.
Una novità decisamente rivoluzionaria, perché parte dal principio del long-lease americano, inserito nell’appalto come parziale metodo di pagamento.
 
Nel caso della Funivia San Martino-Passo Rolle gli anni ceduti a priori saranno venti.
Il prezzo complessivo dell’opera è stato fissato in € 38.000.000, cifra oltre la quale i partecipanti all’appalto non potranno andare. L’appalto verrà aggiudicato al soggetto che chiederà meno.
Il punto è che da questa cifra (invalicabile) sono stati tolti 5.800.000 di euro di canone di affitto per vent’anni.
Tale cifra è stata dunque calcolata come valore attuale di un’ipotesi di redditività ventennale.
Il valore attuale di una rendita è il valore equivalente alla somma delle singole rendite annuali al netto degli interessi composti del periodo di riferimento.
 
In matematica finanziaria il conteggio è abbastanza semplice da formulare, se si conoscono tutti gli elementi dell’equazione.
In questo caso sappiamo solo che la redditività comincerà fra tre anni e che da quel momento durerà 20 anni, ma non sappiamo su che base sia stata calcolata la rendita annuale.
Facendo il conteggio alla rovescia, cioè partendo dal risultato (€ 5.800.000) e il numero di anni, si arriva all’ipotesi empirica di 250.000 euro di rendita all’anno.
Tanto per avere un metro di paragone, nell’ipotesi di trasporto di 1.000 passeggeri al giorno per 100 giorni all’anno a 10 euro l’uno, i ricavi si porterebbero alla cifra ipotetica di un milione lordo all’anno.
Al valore della produzione vanno tolti ovviamente i costi della produzione, ma non le quote di ammortamento.
 
L’operazione dunque potrebbe suscitare l’interesse dei privati, perché non si distanzia molto dal sistema di conto formulato per la concessione delle autostrade.
Tante però sono le variabili che potrebbero condizionare i soggetti interessati, prima fra tutte il fatto che costruttore e gestore hanno finalità completamente diverse e pertanto dovranno quantomeno formarsi associazioni d’impresa ad hoc.
In tutti i casi staremo a vedere come va a finire perché, qualora il principio funzionasse, potrebbe essere trasferito in molti altri project financing, in primis il Nuovo Ospedale Trentino.

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