Intervista alla Sindaca di Villa Lagarina Julka Giordani
Servizio sponsorizzato in funzione alle elezioni comunali del 4 maggio 2025
Julka Giordani.
In previsione delle elezioni comunali, che si terranno in Trentino domenica 4 maggio, abbiamo avuto l’opportunità di dialogare con la Sindaca uscente di Villa Lagarina Julka Giordani, che si ricandida al ruolo di prima cittadina.
Ha dalla sua, quindi, cinque anni di pubblica amministrazione, non pochi come esperienza e certamente sufficienti per poter dare ai suoi concittadini una precisa visione di continuità.
La campagna elettorale con chi si presenta per dare, invece, una visione diversa si presenta a Villa Lagarina assai interessante.
Gentile Sindaca Giordani, lei è già molto conosciuta dagli abitanti della sua Villa Lagarina, ma ci faccia comunque una sua breve presentazione.
«Vivo a Villa Lagarina da quando sono nata e per la sua gente, la sua storia e il suo territorio nutro profondo affetto e attaccamento.
«Parlando di me stessa, posso dire di aver sempre amato lo studio e di essere orgogliosa del mio percorso scolastico e formativo che mi ha portata a conseguire la maturità classica al Liceo Rosmini di Rovereto, la laurea in Giurisprudenza alla Facoltà di Trento e un Master universitario in Diritto del Lavoro.
«Dopo varie esperienze lavorative, tra cui anche quella di operaia per mantenermi agli studi, svolgo oggi la professione di Ispettore del Lavoro, che esercito anche in Provincia di Bolzano, dove posso parlare la mia seconda lingua, il tedesco.»
Il suo bilancio di questi Suoi cinque anni da Sindaco.
«I cinque anni appena trascorsi sono stati attraversati da numerose difficoltà: pandemia, crisi energetica, turnover del personale, situazioni alle quali si è aggiunto il progressivo calo dei trasferimenti finanziari dalla Provincia e l’aggravio delle incombenze burocratiche a carico dei Comuni.
«Tuttavia, attraverso un utilizzo trasparente e responsabile delle risorse pubbliche, posso affermare con orgoglio che il Comune di Villa Lagarina dispone oggi di servizi e conti in ordine, in grado di garantire la piena operatività della futura Amministrazione.
«Durante il nostro mandato, abbiamo lavorato per migliorare l’aspetto dei nostri paesi e la qualità della vita di chi li abita: dalla spinta verso la mobilità sostenibile alla svolta verde nell’illuminazione pubblica, dalla cura del territorio e delle strade alla riqualificazione degli spazi pubblici, dall’attenzione nell’erogazione dei servizi alla promozione di innumerevoli iniziative sociali e culturali.»
Cosa l'ha spinta a ricandidare?
«La scelta di ricandidare non dipende certo da ambizione personale, sentimento del tutto estraneo al mio carattere. Dipende piuttosto dal mio profondo senso delle Istituzioni: fare il Sindaco oggi significa ricoprire un ruolo che richiede notevole impegno, sacrificio e responsabilità.
«La stessa Costituzione afferma infatti che chiunque rivesta una carica pubblica deve agire con disciplina e onore: parole che potrebbero sembrare superate dal tempo ma che, in un periodo come questo di sfiducia verso la politica, devono essere ancor più rispettate e riempite di significato proprio da coloro cui sono affidati il futuro e la gestione delle nostre comunità.
«Ed è per questo che ho deciso di ricandidare: per spirito di servizio e senso del dovere nei confronti della mia comunità.»
Oggigiorno la Politica ha perso il suo storico appeal. Ci dà la sua opinione in merito e sull'importanza di una buona pubblica amministrazione?
«Viviamo in un periodo di disaffezione nei confronti delle Istituzioni e il progressivo calo dei votanti ne è un sintomo evidente. Il sistema democratico sta attraversando una crisi profonda, che mina la stessa legittimazione di chi viene eletto, senza tuttavia rappresentare una reale maggioranza.
«Ma altrettanto preoccupante è il dato relativo all’elettorato passivo: quest’anno ben 85 comuni trentini presentano infatti una lista unica, mentre altri 4 comuni saranno direttamente commissariati, poiché privi di candidati.
«La causa può essere ricercata nel prevalere dell’individualismo, ma è evidente che, in questa situazione, giocano un ruolo negativo il vuoto dei partiti e la mala politica.
«Per questo, anche nella gestione di un Comune come il nostro diventa fondamentale il rispetto dei principi di buona amministrazione, imparzialità ed etica, attorno ai quali raccogliere la fiducia dei cittadini.»
Quali sono i punti principali del suo nuovo programma da Sindaco?
«Al centro del nostro programma vogliamo mettere le persone e i loro bisogni. Questo significa considerare le esigenze e le aspettative della popolazione, aumentando la quantità dei servizi offerti in ambito sociale e culturale, e accrescendo la stessa qualità delle azioni già avviate a favore di famiglie, giovani e anziani.
«Dal punto di vista delle opere pubbliche, sarà necessario portare a compimento gli innumerevoli interventi già avviati, penso ad esempio alla messa in sicurezza di via Miorandei, al nuovo deposito idrico in località Fontanelle, al marciapiede di via Degasperi, all’allargamento di via Rossaro, alla ciclabile montana per Cei.
«Si tratta peraltro di interventi che sono già stati finanziati e proprio per questo motivo, qualora non fossero avviati e portati a conclusione nei tempi previsti, si determinerebbe un grave danno economico, poiché andrebbero disperse importanti risorse che, in buona parte, derivano da fondi provinciali e statali.»
Ci parli dei candidati al Consiglio comunale di Villa Lagarina che la sostengono in questa campagna elettorale.
«I candidati che mi sostengono provengono in buona parte dall’attuale gruppo dei consiglieri di maggioranza, ai quali si sono aggiunti molti giovani e nuovi cittadini, che hanno a cuore il territorio perché lo vivono quotidianamente e lo sentono proprio.
«Comunità Nuova è quindi una lista giovane, con un’età media di 46 anni, ma fatta di persone con esperienza, impegnate nei più vari ambiti sia lavorativi che di volontariato, con molti candidati provenienti da 5 anni di Amministrazione non facile, ma che condividono con i nuovi membri del gruppo l’entusiasmo necessario per continuare a lavorare.
«Le parole chiave che ci guidano sono le stesse con cui ci siamo proposti nel 2020: buonsenso, concretezza, trasparenza, condivisione. Principi ai quali aggiungiamo oggi un’altra parola cardine, ovvero la coerenza. Mi riferisco in particolare alla coerenza nel fatto di essere una lista autenticamente civica e nel ribadire con forza la necessità per il nostro Comune di amministratori lontani da logiche partitiche, che per loro natura sono divisive e che, anche in passato, hanno lasciato ben poco sul territorio.»
Villa Lagarina è un Comune molto importante, soprattutto nell'ambito della Destra Adige. Come vede in tal senso i rapporti futuri con i Comuni vicini quali Isera, Nogaredo, Pomarolo, Nomi e pure Rovereto?
«Villa Lagarina è il Comune più vasto e popolato della Destra Adige e vogliamo che torni ad avere un ruolo centrale.
«Dal punto di vista strategico sarà importante continuare a collaborare con i Comuni limitrofi, condividendo risorse economiche e umane per far crescere le nostre comunità soprattutto nell’ambito dei servizi sociali e delle infrastrutture.
«Per questo motivo non è possibile rigettare dal punto di vista ideologico l’idea di fusione, ma allo stesso tempo non si deve accelerare un percorso che è stato bruscamente interrotto nel 2019.
«La fusione fra i Comuni della Destra Adige dovrà dunque essere un progetto condiviso tra le diverse comunità e che salvaguardi le identità delle nostre borgate, senza rinunciare a servizi o opportunità, ma con l’unico obiettivo di arricchire i territori e rendere migliore la qualità della vita a Villa Lagarina e negli altri paesi.»
Quali sono servizi che ritiene dovranno essere implementati per la sua comunità?
«Per capire le future esigenze della comunità e quali servizi dovranno essere implementati, è necessario partire dai dati demografici e statistici. Il nostro Comune presenta alcuni trend, che rispecchiano quelli nazionali: il calo delle nascite, l’invecchiamento della popolazione e la crescita degli immigrati.
«È evidente che per invertire alcune tendenze, come il calo delle nascite, servono politiche su scala nazionale e provinciale, ma il Comune può comunque adottare specifiche misure per sostenere le famiglie e le loro esigenze di conciliazione vita-lavoro: in questi anni abbiamo infatti avviato progetti sulla genitorialità e implementato alcuni servizi, come le Tagesmutter, il doposcuola e la colonia estiva.
«Per i giovani, tra le varie attività proposte, abbiamo avviato il partecipato Progetto Ok Boomer con operatori di strada e siamo riusciti ad attivare il Servizio civile in Comune.
«Per gli anziani, abbiamo sostenuto le attività dei circoli pensionati, ampliato il periodo di soggiorno estivo in montagna, attivato numerosi corsi e proposte, tra cui l’Università della Terza Età.
«Per quanto riguarda gli immigrati, mi piace ricordare che durante il mio mandato ho battuto ogni record per il numero di nuove cittadinanze rilasciate: ma anche su questo dato dobbiamo riflettere, perché la piena integrazione non può esaurirsi con l’atto formale di concessione della cittadinanza.»
Come vede Villa Lagarina tra cinque anni?
«Tra cinque anni mi immagino una Villa Lagarina dove gli abitanti credano nell’importanza dei valori civici e nella difesa del bene comune, dove il nostro paese possa divenire un esempio di buona Amministrazione e vivere a Villa Lagarina possa essere per tutti noi un motivo di orgoglio.»
Infine, Le chiedo di esprimere un invito alla sua gente ad andare a votare e a votare per lei il prossimo 4 maggio.
«Per il lavoro che abbiamo fatto insieme in questi cinque anni, per portare a conclusione certa le opere e le iniziative già avviate, ma soprattutto per realizzarne tante altre nel futuro, chiedo ancora ai miei concittadini di sostenermi e riporre la loro fiducia in me e in tutta la squadra di Comunità Nuova.»
Paolo Farinati - [email protected]