Levico-Vetriolo Panarotta, una bella sfida nella sfida
Caruso vince il braccio di ferro con Degasperi e vince la sua prima Levico Vetriolo Panarotta

Alessandro Zanoni - Foto di Andrea Dalmonech.
La Levico Vetriolo Panarotta parla ancora siciliano.
A Luigi Fazzino, vincitore nel 2024, succede infatti Franco Caruso, che questo pomeriggio, acclamato da un pubblico da record distribuitosi lungo il percorso, ha messo tutti in riga nella 23ª edizione, terza tappa del Civm Nord.
Il ragusano e la sua Nova Proto NP 01 1750 turbo hanno costruito il successo nella prima ascesa, quando hanno fissato il tempo di 3'39”44, che ha creato un gap di 3”31 su Diego Degasperi, poi limato, ma non annullato del tutto, dal pilota trentino nella seconda ascesa, quella in cui con la Norma M20 Gea Zytek ha battuto tutti in 3’38”56.
Un bellissimo duello, nel quale avrebbe voluto inserirsi anche Thomas Pedrini, ottimo terzo con il tempo di 7’31”60, ma trattandosi della prima uscita con l’Osella Fa 30 (di Merli) può comunque ritenersi soddisfatto del piazzamento finale sul podio, anche perché nella seconda salita ha abbassato di oltre 3 secondi il tempo della prima, nella quale gli si era anche spento il motore.
Thomas ha potuto comunque gestire la sua piazza senza grossi affanni, dato che il quarto classificato, Filippo Golin, ha concluso la sua ottima gara a 28’09” dal vincitore e a 17 secondi da lui.
Damiano Schena.
Il pilota trentino, che ieri in prova aveva danneggiato la sua Osella Pa21 Jrb, è comunque riuscito a partecipare alla gara e anche a battere tutti nella classe fino a 1.600, precedendo di un soffio un trenino di altre vetture della stessa tipologia, ovvero la Nova Proto Np03 di Damiano Schena, quinto assoluto in 7’50”13, la Nova Proto Np03 di Alessandro Zanoni, sesto in 7’53”84, la Gloria C8 di Nicola Grazioli, settimo in 7’54”11, la Wolf Thunder Gb08 di Enrico Zandonà, ottavo in 7'55”29.
Una bella sfida nella sfida.
A completare la top ten ecco Matteo Moratelli su Nova Proto Np01 (7’57”92) e Luca Giammattei su Formula Gloria C8 F (4’00”46).
Da ricordare che Thomas Pedrini ha ricevuto il premio dedicato alla memoria di Francesco Pera, assegnato al primo classificato dei piloti del Triveneto, che avevano già ricevuto Diego Degasperi nel 2023 e Christian Merli nel 2024.
A proposito del pilota fiavetano, ha preso parte alla 23ª Levico Vetriolo Panarotta come apripista, divertendo comunque il pubblico.
Diego Degasperi.
Grande battaglia nel gruppo GT, che alla fine ha visto uscire vincitore il trevigiano Romy Dall’Antonia su Porsche 991 Gt3 Cup, che ha realizzato un complessivo 8’30”64 (nuovo record), ma il trentino Dario Baruchelli ha venduto carissima la pelle, rimontando lo svantaggio accumulato nella prima manche (3”78) quasi per intero: alla fine è mancato un solo secondo e 24” per completarla.
Terzo Michele Mancin su Ferrari 488 Challenge, a 13”59 dal vincitore.
Primattore del gruppo TCR è Luca Tosini su Audi Rs3, che ha fissato a sua volta il nuovo record in 8’32”12: per il bresciano è il terzo successo consecutivo al traguardo del Compet.
Secondo a 32”68 è il trentino Alessandro Giovanelli su Audi Rs3 Lms Tcr. Da ricordare anche l’acuto di Roman Gurschler su Fiat 500 Hayabusa nel gruppo E2SH in 8’41”14.
Un altro bresciano, Luca Spinetti, esulta per il record ottenuto nel gruppo E1 con la sua Subaru Impreza, tempo totale 8’36”67, staccando di 16”48 l’altoatesino Harald Freitag sulla poderosa Opel Kadett C e di 19”66 il figlio d’arte Tobia Zarpellon su Bmw M2 Cs Racing.
Franco Caruso.
Il migliore nel gruppo Rally è stato il trentino Renato Paissan su Skoda Fabia R5 Evo con il tempo di 9’08”38, davanti al feltrino Ivan Curto a bordo di una Renault Clio, staccato di 26”51, il migliore nel gruppo C.
Nel gruppo Rs Cup festeggia l’agordino Denis Mezzacasa su Seat Leon Mk2, primo in 8’53”46 (nuovo record), che ha staccato di ben 45”12 Giovanni Giaquinto su Seat Leon e di 52”09 Luca Tomaselli su Alfa Romeo 147 Gta Cup.
Il campano Alberto Cioffi è stato il migliore nel gruppo RS con il tempo di 9'15.96, alla guida di una Mini Cooper Jcw, staccando Gianluca Luigi Grossi su Renault Clio Rs, che si è imposto nella seconda manche, di appena 5 centesimi, un nonnulla.
Il camuno Giulio Panteghini, a bordo di Honda Civic Type R, ha conquistato il primo posto nel gruppo RS con il tempo di 10’04”26 (nuovo record), seguito da Adriano Todoverto su Renault Clio Rs3, staccato di 9”27.
Nicola Grazioli.
Per quanto concerne il gruppo A-S, solito dominio dell’altoatesino Rudi Bicciato alla guida di Mitsubishi Lancer Evo 6 con il tempo complessivo 9’05”64 (nuovo record), 22”14 in meno rispetto a Fabrizio Bommartini su Honda Civic Ek4, primo della classe 1600.
Ad imporsi del gruppo N-S, infine, è stato il bellunese Alex Ferè su Honda Civic Ep3 con il tempo di 9’49”78, seguito con un distacco di 18’90” da Alessandro Agosti su Honda Civic Type R Ep3 e da Nicola Crivellaro su Peugeot 106 a 21”81, primo nella classe fino a 1.600.
Spostando l’attenzione sulle vetture storiche, il dominatore di giornata è stato Denny Zardo su Giada T118 (quarto raggruppamento), un binomio inarrivabile per tutti gli altri.
Il pilota trevigiano è tornato su un percorso che aveva già affrontato nel 2009, fissando il nuovo record sia nella sommatoria (8’18”91) sia nella singola manche, la seconda (4’05”11), che straccia tutti i precedenti.
Thomas Pedrini.
Seconda piazza per il marosticense Giampaolo Basso su Porsche Carrera Rs del secondo raggruppamento con il tempo complessivo di 9’38”69, terzo gradino del podio assoluto per il reggiano Ildebrando Motti su Porsche Carrera Rs (secondo raggruppamento) in 9’50”08.
Nel terzo raggruppamento si è imposto Giuseppe Pezzo su Porsche 911 Sc, sesto assoluto, nel primo Francesco Tignosini su Bmw 2002 Ti.
Primo dei trentini è stato invece Adolfo Bottura, quinto assoluto su Osella Pa 9/84/90, ma va segnalata anche l’ottima prova di Alessio Piffer su Alfa Romeo 33 Quadrifoglio Verde, ottavo assoluto.
Tutte le classifiche.