Loredana Cont vince il 24° Concorso Co.F.As. per testi teatrali
La cerimonia di premiazione si è tenuta al Teatro di Vattaro al termine dell’Assemblea annuale ordinaria della Federazione
È Loredana Cont la vincitrice della 24ª edizione del Concorso per testi teatrali inediti di Autrici e Autori trentini promosso dalla Co.F.As. con il contributo della Provincia Autonoma di Trento e destinato ad alimentare la «Collana del Teatro» attraverso la quale la Federazione, che riunisce le filodrammatiche attive sul territorio provinciale, intende contribuire al rinnovo e all'arricchimento del repertorio delle Compagnie associate.
La Giuria che ha preso in esame i sei copioni pervenuti alla segreteria del Concorso era presieduta dalla giornalista Milena Di Camillo e composta anche da Maria Zanetti, Carlo Giacomoni, Claudio Morelli, Fabio Lucchi e Lorenzo Betti.
La commediografa e attrice roveretana Loredana Cont ha ottenuto il più alto riconoscimento nella categoria riservata a testi drammaturgici destinati al pubblico adulto con l’opera dialettale in due atti intitolata «Come naràla a finir?».
Nella motivazione la Commissione esaminatrice afferma che «Il testo è scorrevole, con ritmo vivace. La storia è piacevole, ricca di battute e gag divertenti. Buona la rappresentabilità. La vicenda è giocata gradevolmente tra il verosimile e il surreale. Del resto, si sa, la commedia, permette di astrarsi dalla prevedibilità quotidiana e talvolta tesse trame forse improbabili, ma ricche di fantasia e ironia. Il sorriso è garantito.»
Il Secondo Premio è stato assegnato all’opera dal titolo «Dannatamente impreparati» di Paolo Scottini, anch’egli di Rovereto. Scrive al riguardo la Giuria: «Se la vita è un palcoscenico dove ciascuno di noi recita una parte, questo testo ne è una dimostrazione perché propone una passerella di stravaganze e singolarità non così distanti dalla realtà e perché prevede una “commedia nella commedia”. Una sorta di scatola cinese della finzione che finisce con l’ingarbugliare ulteriormente il già complesso intreccio di fragilità e miserie di un’umanità smarrita che annaspa tra dubbi, sospetti, impossibili sogni, improbabili scorciatoie. Il tutto altalenando tra verosimile, grottesco, surreale. Testo denso e con qualche imprecisione ma scorrevole, con ritmo; buona la rappresentabilità, piacevole sequenza di gag e colpi di scena. Non banale.»
La Commissione ha deciso invece di non assegnare il premio per la Sezione Ragazzi in quanto è stato presentato un unico elaborato ed è mancata la possibilità di comparazione tra diverse opere.