Lotta alla criminalità cittadina: strategie diverse a confronto

Delegazioni cinesi, americane, spagnole e italiane si sono confrontate su metodologie ed esperienze

«La sicurezza urbana è un bene prezioso da tutelare e non rappresenta soltanto una questione di ordine pubblico, ma anche di percezione. I problemi di criminalità presenti in un’area, causano un inevitabile declino delle attività economiche e un calo di presenze all’interno degli spazi pubblici. Di conseguenza, la sicurezza influisce inevitabilmente sullo sviluppo economico locale. L’architettura, l’urbanistica, il diritto, la sociologia, la criminologia possono, ognuno con la propria specificità, dare vita a tavoli di studio congiunti per intervenire in modo incisivo, e riformulare quelle politiche sociali, in grado di ripristinare una dimensione “urbana” dove integrarsi e recuperare quel senso di appartenenza sopito da tempo».
 
Sono le parole del presidente regionale per il Trentino Alto Adige, dell’Associazione italiana criminologi per l’investigazione e la sicurezza (AICIS), Vincenzo Circosta che illustrano il senso del convegno tenutosi oggi, a partire dalle 9.00, in sala Depero, nel Palazzo della Provincia di Trento, dal titolo «Sicurezza urbana. Confronto di esperienze tra Oriente e Occidente», organizzato da AICIS in collaborazione con la Camera di Commercio di Trento, la Provincia autonoma di Trento, l’Universitas Mercatorum, la società Guang Hua Cultura & Media Italia, e con il patrocinato dal Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige, e del Comune di Trento. Un evento di grande rilevanza che, superando le divisioni politiche globali, ha visto sedute allo stesso tavolo autorevoli delegazioni cinesi e statunitensi, accanto a esperti di Italia e Spagna per condividere approcci e strategie sul tema cruciale della sicurezza nelle città.
 
La delegazione cinese, costituita da rappresentati del Zhejiang Police College, primaria università dedicata alla formazione di professionisti nel campo della sicurezza pubblica, ha posto l’accento sui modelli di controllo del rischio basati su una governance intelligente della sicurezza, in cui l’intelligenza artificiale, la videosorveglianza, l’analisi dei big data e il cloud computing rappresentano un sistema integrato in grado di agire anche in modo predittivo sulla prevenzione del crimine. In Cina ci sono solo 20 agenti ogni 10mila abitanti.
Un uso avanzato delle nuove tecnologie è quindi necessario per integrare l’impegno del personale.
 
Juan J. Vilanova, responsabile della Guardia Urbana de Barcelona, ha portato l’esperienza delle forze dell’ordine cittadine nel controllo del territorio. Da un recente sondaggio fra gli abitanti della città catalana emerge che il 65% degli intervistati si sente al sicuro se vede presenti gli agenti sul territorio. Di qui l’attenzione alla percezione soggettiva della sicurezza, basata sulla consapevolezza che la tecnologia è un mezzo, ma non un fine e che non può sostituire la figura dell’agente, ancora centrale nel presidio delle aree abitate, benché all’interno di un sistema di monitoraggio assistito dalle nuove tecnologie.
Casi di cronaca ed esempi pratici sull’uso dei dispositivi in dotazione ai suoi 4.000 agenti sono stati presentati da Erik Branson, responsabile della Washington DC Metropolitan Police.
 
Il convegno si è protratto anche nel pomeriggio della giornata odierna con gli interventi dell’ing. Michele Vitiello sul tema del cybercrime, del dott. Andrea Girella, comandante della Scuola dei Baschi Verdi della Guardia di Finanza, che ha approfondito gli aspetti legali relativi all’uso delle prove acquisite con le nuove tecnologie in sede giudiziaria, del dott. Vincenzo Circosta, presidente regionali AICIS, che ha approfondito il tema della sicurezza in termini di formazione, collaborazione fra pubblico e privato e lotta al degrado urbano.
Ha chiuso il convegno l’intervento di Fabrizio Fratoni, colonnello dell’Arma dei Carabinieri di Bologna, che ha portato la sua esperienza nella tutela della sicurezza urbana.
 
Il convegno è stato aperto dai saluti istituzionali del Presidente del Consiglio regionale, Caludio Soini, del Sindaco di Trento, Franco Ianeselli, del Presidente della Giunta provinciale, Maurizio Fugatti, del Commissario del Governo, Giuseppe Petronzi, del Questore vicario, Andrea Vitalone e del Presidente della Camera di Commercio, Andrea De Zordo.