Maison Ferrari esempio di ospitalità – Di Giuseppe Casagrande
La cantina del Gruppo Lunelli premiata dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi nell'ambito delle celebrazioni per la Giornata nazionale della Ristorazione

Matteo Lunelli festeggiato dalla giuria, Antonio Santini, Barbara Nappini, Massimo Bray, Davide Rampello e Alberto Stratti.
Nuovo, prestigioso riconoscimento per la casa spumantistica Ferrari.
La Federazione Italiana Pubblici Esercizi ha premiato la «maison» trentina per l'impegno nella promozione dell'eccellenza e della cultura dell'ospitalità.
Ha ritirato il premio Matteo Lunelli, presidente e amministratore delegato di Ferrari Trento.
L'onorificenza celebra e premia realtà che si sono distinte nei campi dell'impresa, delle istituzioni, della cultura, della comunicazione e della società civile.
La famiglia Lunelli durante i festeggiamenti per i 120 anni della casa spumantistica Ferrari.
Il Premio assegnato quanti valorizzano la cultura dell'ospitalità italiana
Si tratta della prima edizione di questo premio che la FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), principale associazione di categoria del settore della ristorazione e dell'intrattenimento in Italia, ha voluto istituire associandolo alla Giornata della Ristorazione che si celebra il 17 maggio, un evento annuale finalizzato a valorizzare la cultura dell'ospitalità italiana e il ruolo centrale della ristorazione nella società.
La famiglia Lunelli durante i festeggiamenti per i 120 anni della casa spumantistica Ferrari.
«Ferrari ha portato nel mondo l'altissima qualità delle bollicine italiane»
Matteo Lunelli ha ricevuto il premio in rappresentanza del team Ferrari Trento e di tutta la famiglia Lunelli, che, come recita la motivazione, «ha saputo interpretare e sviluppare al massimo il grande magistero affidatole da Giulio Ferrari, portando l’altissima qualità delle bollicine italiane con successo nel mondo».
Questo riconoscimento conferma il percorso intrapreso da Ferrari Trento a livello internazionale, mantenendo al tempo stesso il forte legame con il territorio trentino, nonché l’impegno nel promuovere la cultura dell’ospitalità italiana.
La conduttrice televisiva Sveva Sagramola (Geo, Rai 3).
Matteo Lunelli: «La ristorazione italiana è il nostro ambasciatore nel mondo»
«Ricevere questo premio ci rende molto orgogliosi e sottolinea il particolare legame che nel tempo abbiamo costruito con la ristorazione italiana, nostro prezioso ambasciatore», ha dichiarato Matteo Lunelli.
«Un connubio fondato su valori di eccellenza e italianità e sulla condivisione del concetto di bollicine a tutto pasto: il Trentodoc è infatti il compagno ideale dell’intera esperienza gastronomica».
A decretare i vincitori è stata una giuria composta da figure di spicco del panorama enogastronomico e culturale italiano: Antonio Santini, patron del ristorante «Dal Pescatore» di Canneto sull'Oglio, che ha presieduto la giuria affiancato da Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, Davide Rampello, direttore creativo R&P, Massimo Bray, direttore generale dell'Istituto Treccani e Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura.
L’oggetto consegnato ai premiati, realizzato in collaborazione con la Triennale di Milano, è ispirato proprio ai valori della ristorazione e dell’ospitalità.
Tra i premiati anche Carlin Petrini (Slow Food) e Sveva Sagramola
Le altre onorificenze sono state conferite a Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, a Davide Mercati di Aboca, all'onorevole Luca Squeri, alla conduttrice televisiva Sveva Sagramola e a don Marco Pagniello di Caritas Italiana.
Nel corso della cerimonia è stata presentata anche «L’Antologia della Ristorazione Italiana», una pubblicazione che ripercorre la storia e l'evoluzione del settore, destinata a studenti, professionisti e appassionati.
Un insieme di eventi per sottolineare l'importanza della ristorazione come motore culturale ed economico del Paese e celebrare le figure che contribuiscono a valorizzarla in Italia e nel mondo.
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Giuseppe Casagrande - [email protected]