Medio Oriente in fiamme: Israele ha attaccato l’Iran
Il contro alla rovescia era iniziato lunedì scorso. Colpiti i siti nucleari. Uccisi il Capo di stato maggiore e i vertici dei pasdaran

Immagine di repertorio.
L’iniziativa era nell’aria da lunedì scorso, quando è trapelata qualche voce sulla possibilità che Israele attaccasse l’Iran.
Trump non aveva richiamato per caso il personale non indispensabile dalle proprie ambasciate della zona.
E, a quanto pare, l’ordine di attacco è partito proprio lunedì scorso, attivando un piano da tempo progettato da Israele.
Lo dimostra il fatto che molti obiettivi sono stati raggiunti immediatamente e che sono stati uccisi subito il capo di stato maggiore iraniano e i comandanti dei pasdaran.
Netanyahu lo ha comunicato al mondo, precisando che la guerra andrà avanti «quanto necessario».
Il capo di stato israeliano aveva avvisato preventivamente USA, Gran Bretagna e Germania.
Il segretario di Stato Rubio ha dichiarato che gli USA non sono affatto coinvolti, ma è immaginabile che, nel caso la situazione si facesse pericolosa per Israele, potrebbe aiutale l’alleato.
D’altronde, è da tempo che due flotte sono state dislocate nelle vicinanze del Medio Oriente.
Sono entrati in azione 200 velivoli militari di Tel Aviv
L’Iran ha lanciato un centinaio di droni contro Israele, ma molto probabilmente attiverà anche le basi missilistiche.
Il prezzo del petrolio è andato alle stelle. I cittadini stanno svuotando i supermercati.
La premier Meloni ha convocato il governo di crisi per il pomeriggio, lasciando che nella mattinata i ministri direttamente interessati possano svolgere le proprie riunioni di emergenza.