Mondiali di Orienteering a Fornace in Trentino
Tra miniere, boschi e gnomi, la Repubblica Ceca e la Svezia trovano l’oro

Credits: IppisWeb.
A Fornace, nella prova regina della rassegna iridata juniores in Trentino, successi del ceco Daniel Bolehovsky (tre medaglie in tre giorni) e della svedese Freja Hjerne.
Domani, 1° luglio, riposo prima del rush finale, mercoledì e giovedì a Baselga di Pinè.
Ai Campionati Mondiali Juniores di Orienteering aumenta la fatica dei giovani protagonisti – acuita dal gran caldo del weekend inaugurale – ma anche l’entusiasmo per una rassegna che si profila come un bel successo organizzativo per il Trentino e per la FISO, dopo la terza giornata a Fornace, dedicata alla prova regina, quella sulla lunga distanza.
Il suggestivo campo di gara nel bosco di Pian del Gac ha visto gli orientisti scatenati in una sfida appassionante alla ricerca della rotta migliore verso l’oro, così come un tempo facevano i minatori nelle cave d’argento.
In questo vero e proprio «stadio naturale» per i runner, in un trionfo di vegetazione - tra pini, castagni, larici e abeti - la gara di Long Distance ha regalato ore di emozioni accendendo la fantasia degli atleti, esattamente come avviene per i bambini che in questi luoghi amano avventurarsi, insieme alle loro famiglie, lungo il Sentiero degli Gnomi.
A trovare il metallo più prezioso, al termine di una lunga giornata, sono stati il ceco Daniel Bolehovsky e la svedese Freja Hjerne.
L’orientista ceco è sempre più uomo-copertina della rassegna iridata con tre medaglie in tre gare (2 ori e 1 argento), mentre la talentuosa scandinava ambisce a diventare la mattatrice al femminile: per la 18enne si tratta della seconda medaglia, dopo l’argento conquistato nella Mixed Sprint Relay di sabato.
Bolehovsky domina anche nel bosco
Per la terza giornata consecutiva, Daniel Bolehovsky, orientista appassionato di corsa in montagna, è salito sul podio dei #JWOC 2025. Con il crono di 1:10:43, il ceco, classe 2005, si è lasciato alle spalle lo svedese Wilmer Selin, secondo a 1’03”, e la sorpresa di giornata, lo spagnolo Alejandro Garrido Diaz, terzo a 1’19”.
Bolehovsky ha fatto segnare il terzo rilevamento cronometrico al primo intermedio per poi scatenarsi sulla seconda parte di gara, quella più tecnica. Viceversa, l’elvetico Loic Berger, autore del miglior tempo al primo intermedio, si è dovuto accontentare della quarta posizione davanti al francese Antoine Derlot.
«Non mi sembra vero, sto vivendo un sogno, – ha dichiarato Bolehovsky. – Sono molto stanco, non avevo buone sensazioni ma son riuscito a isolarmi e a spingere al massimo.
«Non posso dire di aver disputato la gara perfetta perché qualche errore c’è stato ma sono felicissimo.
«La Middle Race e la Forest Relay? A questo punto non voglio fermarmi, ci credo!»
Trentasettesimo il primo degli azzurri al traguardo, il veneto Stefano Granzotto.
«Potevo interpretare un po’ meglio la mappa ma era una gara difficile e sono complessivamente soddisfatto delle mie scelte.»
Freja Hjerne regala l’Oro alla Svezia
Con una prova dominata dall’inizio alla fine, Freja Hjerne si è laureata campionessa del mondo di Long Distance, coniugando un’ottima performance nella corsa a delle eccellenti doti dal punto di vista della navigazione.
La svedese, classe 2006, ha concluso in 1:06:17, mettendosi alle spalle l’elvetica Henriette Radzikowski, distanziata di soli 6 secondi, e l’ungherese Rita Maramarosi, terza a 1’37”.
Proprio l’orientista magiara si è resa protagonista di una gara tutta in rimonta, con un’interpretazione del bosco che le ha consentito di rimontare posizioni su posizioni, ma purtroppo gli oltre 3 minuti accumulati nella prima metà di gara non le hanno consentito di andare oltre la medaglia di bronzo.
Si è fermata ai piedi del podio la corsa della norvegese Ingeborg Roll Mosland (+1’46”), quarta davanti alla ceca Viktorie Skachova (+2’40”).
«Ho disputato una bella gara, molto impegnativa. Ho commesso qualche piccolo errore ma è andata come meglio non si potrebbe.
«Tutto sommato l’insieme delle scelte fatte si è rivelata molto buona e poi ho pensato a correre più veloce possibile su un percorso durissimo», – ha dichiarato Freja Hjerne, alla seconda medaglia di questi Mondiali in Trentino, dopo l’argento conquistato nella Mixed Team Relay del primo giorno. 81.esima la prima delle azzurre Lisa Rivetta.
Il Medagliere
1. Repubblica Ceca: 2 Ori, 1 Argento, 1 Bronzo
2. Svizzera: 1 Ori, 2 Argento
3. Svezia: 1 Ori, 2 Argento
4. Norvegia: 1 Oro
5. Polonia: 1 Argento
6. Ungheria: 2 Bronzi
7. Spagna: 1 Bronzo