Prevenzione e test genetici contro i tumori

L’assessore Tonina al convegno sulla predisposizione genetica ed ereditarietà del cancro al seno. Focus sulle prestazioni offerte dal servizio sanitario trentino

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Prevenzione, stili di vita salutari, ma soprattutto l’arma dei test genetici per favorire la lotta ai tumori, in particolare quelli come il cancro al seno e all’ovaio che tra i fattori di predisposizione hanno alcune mutazioni genetiche ereditarie. Individuare queste mutazioni, quindi, può essere una garanzia in più per la salute.
Ecco perché il sistema trentino si è da tempo attivato per favorire tali prestazioni. In caso di positività in un paziente, viene data la possibilità anche ai familiari sani di effettuare il test e, se questo risulta positivo, di poter accedere ad un programma di sorveglianza ravvicinato ma anche ad una strategia chirurgica di riduzione del rischio.

Questo il tema al centro dell’incontro, per i giovedì dell’associazione Lotus, a Palazzo Trentini, dedicato proprio alla “predisposizione genetica ed ereditarietà del cancro al seno”, alla presenza dell’assessore provinciale alla salute Mario Tonina.
«La genetica sta assumendo un ruolo sempre più centrale in ambito oncologico, con importanti ricadute sia sulle scelte terapeutiche che sull’organizzazione dei percorsi di cura.»
Così l’assessore che ha ringraziato l’associazione per l’impegno rivolto alla cittadinanza e ha poi sottolineato il valore della prevenzione, per la salute di tutti i cittadini, e dei corretti stili di vita che la Provincia autonoma di Trento promuove.
 
L’aspetto della genetica applicata alla lotta ai tumori, con attenzione puntata su mammella e ovaio, è stato approfondito nel dibattito, con quattro esperte.
Fiorenza Soli, specialista in genetica medica di APSS ha illustrato le indicazioni per l’esecuzione del test genetico, il percorso di prevenzione e counselling genetico nonché i programmi di riduzione del rischio nei portatori sani.

Monica Campregher, case manager della Breast Unit, ha descritto il percorso di esecuzione del test predittivo offerto alle pazienti con tumore mammario afferenti alla Breast Unit, che può dare importanti indicazioni sull’iter terapeutico (chirurgico e medico) di tali pazienti.
La dottoressa Giulia Berloffa ha parlato del ruolo del medico di medicina generale quale facilitatore della comunicazione medico-paziente e dell’aderenza al piano di prevenzione individuale. Inoltre, una delegata dell’Associazione aBRCAdabra ha portato la propria testimonianza e le attività promosse da questa realtà.

A moderare gli interventi Antonella Ferro, responsabile della Rete Clinica Senologica di Apss, che ha ringraziato l’associazione Lotus, realtà che insieme alle altre presenti sul territorio fa un’importante campagna di divulgazione scientifica nella promozione dei corretti stili di vita e nelle innumerevoli altre attività.
 
Il contributo dato dall’evoluzione scientifica e tecnologica, con riferimento alla genetica, assieme al valore delle prestazioni di diagnosi e cura offerte dal sistema trentino, è stato ribadito fra gli altri dall’assessore Tonina:
«È importante sapere che esistono criteri ben definiti, basati su linee guida internazionali e nazionali, per poter accedere al test genetico, che in prima istanza viene eseguito su pazienti con tumore, non solo al seno ma anche all’ovaio e alla prostata.
«L’eventuale presenza di una mutazione genetica può influenzare in modo significativo le scelte mediche — grazie alla disponibilità di farmaci mirati — e anche quelle chirurgiche.»
 Dal 2021, ha ricordato Tonina, i soggetti portatori di tali mutazioni ereditarie possono accedere ai programmi di sorveglianza con esenzione dal ticket sanitario.
 
«Ma la prevenzione – ha proseguito Tonina – non è solo genetica. È quindi fondamentale continuare a promuovere in tutta la popolazione e ancor più tra i soggetti portatori di mutazione sani stili di vita: una corretta alimentazione, attività fisica regolare, limitazione dell’alcol e astensione dal fumo sono strumenti potenti nella prevenzione, che resta un pilastro imprescindibile nella lotta contro il cancro.»
 
Tra i diversi aspetti l’assessore ha evidenziato l’impegno della Provincia autonoma di Trento per tutelare concretamente la salute delle donne, anche nel percorso post-operatorio: viene infatti garantita la ricostruzione mammaria gratuita per le donne sottoposte a mastectomia, in un’ottica di presa in carico globale della persona, che va oltre la cura della malattia.