Profilo e condizione occupazionale di laureati e laureate

«Soddisfazione, regolarità negli studi, dimensione internazionale e occupazione sopra la media italiana per chi consegue il titolo all’Ateneo di Trento»

AlmaLaurea ha presentato oggi il Rapporto 2025 sul profilo e sulla condizione occupazionale di laureati/e delle università italiane.
Nel dettaglio, sono state esaminate le performance formative di oltre 305 mila laureati/e del 2024 di 80 università (171 mila di primo livello, 102 mila dei percorsi magistrali biennali e 32 mila a ciclo unico). E la condizione occupazionale di 690 mila persone laureate di 81 università, di primo e secondo livello del 2023, 2021 e 2019 contattate, rispettivamente, a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.
 
L’analisi del profilo ha coinvolto 3.924 laureati e laureate nel 2024 dell'Università di Trento (2.006 di primo livello, 1.498 magistrali biennali e 420 a ciclo unico).
L’indagine sulla condizione occupazionale ha riguardato 7.408 laureati/e dell'Università di Trento. I dati si riferiscono a persone laureate di primo e di secondo livello uscite nel 2023 e intervistate a un anno dal titolo e a persone laureate di secondo livello uscite nel 2019 e intervistate dopo cinque anni.
 
Questo il commento del rettore dell’Università di Trento, Flavio Deflorian: 
«Dal Rapporto AlmaLaurea 2025 emergono dati molto positivi, a cominciare dall’alta soddisfazione per l’esperienza universitaria nel suo complesso espressa dal 91 laureati e laureate su 100 oltre che per le aule (95,3) e per il rapporto con il personale docente (90,2). Tanto che dopo la laurea in 82 su 100 sceglierebbero di iscriversi nuovamente all’Università di Trento.»

«Ci confermiamo anche per l’alta regolarità negli studi con quasi 8 punti percentuali sopra il dato nazionale, - ha proseguito il rettore. - Miglioriamo ancora poi nell’indicatore strategico dell’internazionalizzazione con una quota di partecipanti all’Erasmus e ad altri periodi di studio all’estero che è ampiamente più del doppio rispetto alla media italiana. 
«Inoltre, ci distinguiamo per il tasso di occupazione dopo la laurea, che per laureati e laureate di secondo livello a un anno dal titolo è dell’84,2% e a cinque anni del 90,3%, ma anche per retribuzione e per efficacia del titolo.»