Prosit con Alessandro Marzadro – Di Giuseppe Casagrande

Il presidente dell'Istituto di tutela Grappa del Trentino rappresenterà a Roma le 24 distillerie della provincia di Trento nel board del Consorzio Nazionale Grappa

Alessandro Marzadro è il presidente dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino.

Prestigioso riconoscimento per i distillatori del pianeta grappa del Trentino. Sarà, infatti, Alessandro Marzadro, presidente dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino, a rappresentare il mondo produttivo della Provincia di Trento all’interno del Consorzio Nazionale Grappa che pochi giorni fa ha rinnovato il Consiglio di amministrazione guidato dal riconfermato presidente Sebastiano Caffo.
Alessandro Marzadro, amministratore delegato della storica distilleria della Vallagarina, sarà uno dei consiglieri del Consorzio per i prossimi tre anni.

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Alessandro Marzadro impegnato in una prova di assaggio nella bottaia di Nogaredo.

 
 Trentino di Nogaredo, ha respirato grappa fin da piccolo nell'azienda di famiglia 

Alessandro Marzadro, classe 1986, trentino doc, laureato in Scienze Gastronomiche all’Università di Pollenzo, originario di Nogaredo dove ha cominciato a respirare grappa fin da piccolo nell’omonima azienda di famiglia, rappresenta una delle tradizioni distillatorie tra le più storiche del Trentino e d’Italia.
 
«Un incarico importante che mi vedrà rappresentare i distillatori trentini in seno allo stesso tavolo dove siedono rappresentanti del mondo produttivo di tutta Italia» ha spiegato Alessandro Marzadro. «Questo incarico vuole sottolineare l’importanza a livello italiano che ha la grappa del Trentino. Tra l’altro in Consiglio siamo un’unica voce a differenza di altre regioni, il che dimostra la compattezza e la coesione che distingue da sempre il nostro territorio. Siamo sicuri che come Istituto potremo portare una collaborazione virtuosa per raggiungere gli obiettivi del Consorzio».
 
L’obiettivo fondamentale che il Consorzio Nazionale Grappa sta perseguendo in questi giorni è la presentazione dell’istanza definitiva al Ministero per il riconoscimento ufficiale. A tal fine, il Consorzio ha fornito l’elenco aggiornato dei soci e dei quantitativi di grappa prodotti, dimostrando di rappresentare oltre il 75% dell’intera produzione nazionale, superando così ampiamente il requisito del 66% necessario per il riconoscimento.

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Il riconfernato presidente del Consorzio Nazionale Grappa, Sebastiano Caffo.

 
 Rafforzare l'identità di un distillato Made in Italy al cento per cento 

«A questo proposito la presenza del Trentino nel board - ha ribadito Marzadro - rafforza il Consorzio stesso, perché il valore della tradizione trentina nella produzione della grappa è tutelato e promosso da un Istituto attraverso l’esperienza e l’attenzione alla qualità del prodotto. La tradizione della grappa del Trentino costituisce un riferimento importante per tutto il settore a livello nazionale.»
 
Il Consorzio Nazionale Grappa (CNG), con il suo marchio distintivo raffigurante tre gocce di Grappa che confluiscono nel tradizionale bicchiere della IG formando il tricolore italiano, riafferma con forza la sua identità di distillato 100% Made in Italy.
Nei prossimi tre anni, il Consorzio proseguirà con decisione nella tutela e nella valorizzazione della Grappa, affrontando nuove sfide per rafforzare il marchio e ampliare la sua presenza sui mercati internazionali.

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Alessandro Marzadro, il brindisi augurale.

 
 A tutela della Grappa del Trentino il famoso marchio del Tridente 

L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è stato fondato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 24 soci che rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il Tridente con la scritta «Trentino Grappa».
 
Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl) vale a dire circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 130 mila quintali di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% uve a bacca rossa.

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Giuseppe Casangande - [email protected]

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