«Riconoscere e prevenire la violenza di Genere»
Nato dal bando del Comune di Trento con Alfid e l’Istituto Tambosi di Trento, lo spettacolo «Liberi tutti» si è concluso ieri

Si è concluso il progetto «Riconoscere e prevenire la violenza di genere» con una serata all’insegna dell’ironia e dell’impegno civile attraverso lo spettacolo «Liberi tutti» di e con Laura Formenti realizzato con il sostegno del Comune di Trento, di Alfid, dell’Istituto Tambosi, dell’associazione Alba Chiara per la quale è intervenuta Emanuela Skulina, la Cooperazione trentina e Itineris.
Venerdì 13 giugno 2025, presso la Sala della Cooperazione di via Segantini a Trento, si è simbolicamente concluso il progetto annuale «Riconoscere e prevenire la violenza di genere», un percorso di cittadinanza attiva promosso dal Comune di Trento, nell’ambito di un bando partecipativo vinto dall’associazione Alfid, in collaborazione con l’Istituto Tambosi.
A introdurre la serata è stato il dott. Emanuele Corn, che ha presentato il progetto e i protagonisti, tra cui Sandra Dorigotti, presidente di Alfid, e la prof.ssa Sara Losa del Tambosi. In rappresentanza della comunità scolastica, sono intervenute anche una studentessa e una mamma, portando testimonianze sentite e personali del percorso svolto.
Significativo l’intervento dell’Assessora alla Politiche sociali, Casa e Partecipazione di Trento Giulia Casonato, che ha ricordato:
«Quando parliamo di violenza di genere dobbiamo guardare a più dimensioni. Colpisce tutte e tutti indistintamente.
«È fondamentale lavorare in modo universale, specie quando si riesce a mettere insieme scuola, famiglie e territorio. Come è successo qui con Alfid e Tambosi. Ci piacerebbe continuare su questa strada.»
Il progetto ha affrontato in modo articolato e coinvolgente il tema della violenza di genere, con un’attenzione particolare alla prevenzione, al riconoscimento dei segnali, alla consapevolezza critica e alla decostruzione degli stereotipi.
Fondamentale è stata la sinergia tra i soggetti coinvolti: il Comune, l’associazione laica Alfid, tre esperti esterni – Emanuele Corn (giurista), Ivan Pezzotta (psicologo), Leandro Malgesini (sociologo) – e tre docenti del Tambosi, Sara Losa, Elisa Gallinaro e Francesco Di Gregorio, referente per l’Educazione Civica e alla Cittadinanza.
Il progetto ha coinvolto l’intera comunità scolastica: inizialmente i docenti, attraverso un corso di aggiornamento dedicato; successivamente le famiglie, con momenti di cineforum e confronto; infine gli studenti e le studentesse – in particolare sei classi terze – che hanno lavorato con gli esperti attraverso attività pratiche e momenti di dialogo sul tema degli stereotipi di genere.
Centrale è stata anche la lettura del romanzo breve «Mia» di Antonio Ferrara, che affronta il tema della violenza da un punto di vista inedito, attraverso lo sguardo di un ragazzo che ne diventa autore.
Il percorso è stato arricchito dalla visione guidata dei film «Mia» di Ivano De Matteo e «C’è ancora domani» di Paola Cortellesi.
La serata del 13 giugno ha rappresentato la chiusura ideale di un percorso profondo e partecipato, con un evento che ha saputo unire riflessione e leggerezza grazie allo spettacolo «Liberi tutti» dell’artista Laura Formenti.
Un monologo ironico e pungente, capace di far riflettere con intelligenza su stereotipi e conquiste storiche, come il diritto di voto, e sull’importanza di essere liberi dalle aspettative imposte.
«Ho chiamato questo spettacolo “Liberi tutti”, perché in questo momento è importante lasciare libere le persone di essere libere. Dobbiamo avere il coraggio di provare ad essere ciò che vorremmo indipendentemente dagli stereotipi.»
Lo spettacolo di Laura Formenti si è chiuso con una citazione della scrittrice Oriana Fallaci:
«Vorrei che tu fossi una donna. Vorrei che tu provassi un giorno ciò che provo io: non sono affatto d’accordo con la mia mamma, la quale pensa che nascere donna sia una disgrazia.»
E Formenti conclude: «Se nascerai donna o uomo, sii libero».
Parole che racchiudono il senso profondo del progetto: educare alla libertà, al rispetto, al coraggio di essere sé stessi, oltre ogni stereotipo.
