Riva del Garda, gli Alpini incontrano le scuole e si presentano

La vicesindaca Barbara Angelini: «Bella iniziativa. I giovani devono capire cos’è la solidarietà»

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Giovedì 5 e venerdì 6 giugno il Gruppo Alpini di Riva del Garda ha organizzato al parco Miralago il consueto momento di incontro annuale con le scuole. 
Circa 150 le alunne e gli alunni delle scuole primarie coinvolti, una sessantina giovedì (le tre quinte della Pernici) e una novantina venerdì (le quinte delle scuole di Varone e del rione Degasperi). In entrambi i casi l'iniziativa, che da alcuni anni si svolge nell'imminenza della chiusura dell'anno scolastico, ha preso avvio alle 8.30 con l'alzabandiera ed è proseguita con un concorso di disegno, tema gli alpini e il mondo del volontariato. 
A mezzogiorno il pranzo, offerto e cucinato sul posto dagli alpini, e a seguire la premiazione del concorso. 
L'attività si è chiusa nel pomeriggio con la merenda e l'ammainabandiera.

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«Quello che ci preme più di tutto – spiega il capogruppo Fabrizio Angelini – è non solo far conoscere gli alpini, ma spiegare che non ci occupiamo di guerra ma di vita: siamo sempre presenti quando c'è bisogno, siamo stati fondamentali durante la pandemia e sempre lo siamo quando ci sono, non solo emergenze, ma iniziative e eventi di interesse pubblico. 
«E un'altra cosa fondamentale è spiegare a questi ragazzi quanto sia importante il volontariato, in tempi in cui è sempre più difficile trovare persone disposte a dedicare una parte del proprio tempo al prossimo.»

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«Di questa bella iniziativa – dice la vicesindaca Barbara Angelini – mi pare importante il fatto che fa capire alle giovanissime generazioni come ognuno sia chiamato ad avere un ruolo e a fare la sua parte per la collettività. 
«Bambine e bambini mi sono sembrati attenti e interessati, e credo che d'ora in poi quando vedranno un signore con il cappello da alpino sapranno rapportarsi a lui con gratitudine e rispetto, come gli Alpini meritano.
«E, magari, decidere di fare la propria parte: nel volontariato, in qualche associazione, o anche solo facendosi avanti quando, nella quotidianità, si incontra una persona che ha bisogno di una mano.»

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