Rovereto, i Carabinieri denunciano quattro mascalzoni

Si tratta di volgari rapinatori di persone anziane che approfittano della loro fragilità

La Compagnia dei Carabinieri di Rovereto prosegue nell’azione di controllo del territorio, di prevenzione e repressione dei reati, compresi quelli predatori, a tutela di tutta la comunità della Città della Quercia e della Vallagarina, al fine di garantire sempre maggiore sicurezza ai cittadini ed arginare il diffondersi di attività illecite.

La costante attività di controllo del territorio, di prevenzione e repressione dei reati da parte dei militari della Compagnia di Rovereto ha portato nelle settimane scorse al deferimento a piede libero di due donne che hanno perpetrato un furto di portafogli con successivo indebito utilizzo della carta bancomat della parte offesa e di due uomini per il furto di una collana d’oro all’interno di un’abitazione.
 
Nel primo caso, ossia il furto del portafoglio, verso la fine del mese di maggio scorso un’anziana donna era impegnata a fare la spesa in un supermercato della città ma, una volta giunta in cassa, al momento di pagare, la malcapitata notava che il suo portafogli non era più presente all’interno della borsa. 

La vittima, compreso quanto era accaduto, ossia che le era stato sottratto, si è così recata presso il Comando Stazione Carabinieri di Rovereto per denunciare il furto subito ed un prelievo fraudolento di euro 2.000 effettuato tramite la sua carta bancomat situata all’interno del portafoglio.
 
Dopo una rapida attività d’indagine e grazie alla presenza degli impianti di videosorveglianza sia del supermercato presso il quale era stato commesso il furto sia dell’ATM dell’istituto bancario ove era stato effettuato il prelievo dei contanti, i militari del Comando Stazione Carabinieri di Rovereto sono risaliti a due donne che sono state deferite alla Procura della Repubblica di Rovereto per i reati di «furto con destrezza» e «indebito utilizzo di carte di strumenti di pagamento diversi dai contanti».
 
A margine è utile ricordare che questo tipo di furti sono un fenomeno molto diffuso e prendono di mira soprattutto le persone fragili o anziane. 
I malfattori approfittano della buona fede delle persone e della loro distrazione per commettere il reato. 

Si ribadisce inoltre ai cittadini la necessità di seguire alcuni semplici ma fondamentali consigli al fine di non cadere vittime di questo tipo di reati, evitare di lasciare incustoditi i propri effetti personali in luoghi affollati ed evitare di farsi avvicinare da soggetti sconosciuti che destano sospetto.
 
Nel caso invece del furto della collana d’oro, i fatti risalgono alla metà di giugno. 
Questa la dinamica: una donna aveva messo in vendita un mobile su un noto sito di compravendita online e, a seguito di ciò, si presentavano presso l’abitazione della malcapitata due uomini per il ritiro del mobile. 

Durante le operazioni, approfittando di un momento di distrazione della proprietaria di casa, i due soggetti – lasciati soli in una stanza – sottraevano da sopra un comodino, una collana d’oro ivi appoggiata di cui successivamente la donna notava la sparizione e che denunciava al locale Comando Stazione.
 
A seguito di attività d’indagine, i militari della Stazione di Rovereto, attraverso riscontri con i negozi di compravendita di oro (cosiddetti «compro oro»), appuravano che i due uomini, dopo aver sottratto l’accessorio di valore, lo avevano venduto ad un negozio di questa tipologia. Recuperata dai militari la collana, veniva posta sotto sequestro, in attesa dei tempi tecnici per la restituzione all’avente diritto. 

I due uomini sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Rovereto per i reati di «furto aggravato in concorso».