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Roberta Tovazzi «Una storia per ogni perché»

La recensione di Maurizio Panizza dell’ultimo libro dell’autrice trentina

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Titolo: Una storia per ogni perché
Autrice: Roberta Tovazzi
 
Editore: Arca, 2022
Altre pubblicazioni: Vedi L’Adigetto.it
 
Pagine: 104, Brossura
Prezzo di copertina: € 15
 
Ho letto con molta attenzione «Una storia per ogni perché».
L’ho fatto prendendomi il tempo di riflettere, di fermarmi, a volte di tornare indietro, ma soprattutto di immedesimarmi per quanto possibile in ciò che l’Autrice trentina ha voluto trasmettere.
In effetti, quest’ultimo libro di Roberta Tovazzi ci pone di fronte ad un bivio, anzi a più di uno.
Il primo è quello che qualcuno potrebbe anche definire inutile e cioè il tentativo, per chi legge, di inquadrare in un unico genere letterario una composizione di parti diverse, sospese fra poesia, narrazione, ermetismo, fantasia, filosofia, psicologia e introspezione.
Questo non è possibile.
 
Il secondo requisito che il libro pone al lettore non è per tutti, o quanto meno non è per coloro che non riescono a spogliarsi dei propri pregiudizi, delle incrostazioni del vivere quotidiano, del proprio modello di interpretare il mondo.
Per questo forse possiamo dire che la lettura di «Una storia per ogni perché» (titolo ambizioso, ma che rispecchia la natura del libro) è adatto solo a persone che sanno aprire mente e cuore e lasciarsi trasportare con discrezione dalla delicatezza delle parole dell’Autrice che talvolta aprono paesaggi anche fantastici, ma con emozioni e sentimenti sempre vivi e reali, strettamente legati ai destini degli esseri umani.
 
In una ricerca continua di risposte ai molti perché della vita - una ricerca in cui l’Autrice accetta di non nascondere le proprie fragilità - scorrono undici originali narrazioni in cui affiorano ricordi di gioventù, persone e fatti che in modi diversi hanno contribuito a costruire in Roberta personalità, carattere e visione del mondo.
Come corredo e a completamento, seguono ancora altre undici composizioni poetiche (11, un numero magico per l’Autrice?) dove troviamo ottimamente condensate riflessioni e sentimenti in cui ognuno di noi potrà trovare qualcosa di suo, che gli appartiene, oppure che gli giova apprendere e condividere per guardare alla complessità di oggi con occhi un po’ diversi.

AI SIGNORI DELLE GUERRE
Non mi fate paura, sparatemi, sparatemi pure,
prima però fatemi un favore:
prendete questi semi
riempitene le vostre tasche;
sono semi di grano e girasole. Semi di libertà.
Così quando getterete la spugna a terra,
dalle tasche dei vostri vestiti
vedremo sbocciare azioni di pace.
Usciranno i semi che vi ho donato,
in cambio di proiettili che mi avete sparato.
In modo che, dopo tutto questo orrore,
nasca un fiore.
Un girasole per ogni madre che ha perso un figlio.
Una margherita per ogni bimbo
che non sa più sorridere.
Una rosa per chi si è dedicato alla pace.
Spighe di grano per ogni uomo
che ha soccorso un bambino o un anziano.
Inebriamoci del profumo dei fiori.
Abbassiamo le armi, i toni, le rivendicazioni
e la ricerca spasmodica del potere
che provoca solo dolore (…).

Roberta Tovazzi

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