Settimana nazionale per la prevenzione oncologica

LILT: «Un sano stile di vita può ridurre del 40% la probabilità di sviluppare tumori»

Torna dal 15 al 23 marzo la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica LILT: Campagna per un sano stile di vita, celebrata dalle Associazioni LILT in tutta Italia.
Fare prevenzione significa ridurre l’esposizione a fattori di rischio per la salute, favorendo una vita più lunga e di migliore qualità.
In ambito oncologico un sano stile di vita può ridurre del 40% la probabilità di sviluppare tumori.

Sono le azioni più semplici, ogni giorno, a fare la differenza.
«Di questo LILT ha fatto un suo credo nel tempo» – afferma Valentina Cereghini, direttore della LILT trentina. – Lo diffondiamo nella nostra attività annuale con momenti di informazione e progetti di educazione alla salute per la comunità, le aziende e le scuole, e lo ribadiamo ancora più forte durante questa Settimana.»
 
Non fumare: perché il fumo di tabacco è strettamente correlato al cancro del polmone e aumenta il rischio per molti altri.
Esporsi al sole con le giuste attenzioni ed evitare le lampade UV: perché tanti tumori della pelle derivano da scottature solari, in particolare se prese da bambini.
Fare attività fisica: perché camminare, prendere le scale anziché l’ascensore, aggiungere un’attività specifica da 3 a 5 volte a settimana agevola il mantenimento di un peso sano e favorisce l’eliminazione di sostanze tossiche.
Seguire un’alimentazione corretta.
 
È proprio all’importanza di un’alimentazione consapevole che LILT ha voluto dedicarsi in questa edizione della Campagna, con la produzione di una nuova brochure sul tema. Secondo l’OMS il 35% dei casi di cancro è riconducibile ad abitudini alimentari sbagliate.
L’obesità, strettamente correlata a un’errata nutrizione e alla sedentarietà, rappresenta il più importante fattore di rischio modificabile di cancro: in provincia di Trento le persone obese o in sovrappeso tra i 18 e i 69 anni sono il 40% (AIOM 2024).
 
Fra le cause di cancro prevenibili è citato anche il basso consumo di frutta, verdura e fibre. Le linee guida raccomandano di consumare 5 porzioni al giorno di frutta e verdura: in Trentino lo fa il 9,4% della popolazione (più rispetto al resto d’Italia: 7%), mentre il 48,3% ne consuma almeno 3 porzioni (in Italia il 38%).  
«Va fatta attenzione particolare anche ai cibi ultra-processati, – afferma il dottor Mario Cristofolini, Presidente dell’Associazione. – Sono protagonisti dei carrelli della spesa di oggi, ma vanno consumati con cautela perché contengono grassi, additivi, emulsionanti, e molti zuccheri, anche se non risultano dolci al palato.»
 
Seguire un sano stile di vita fin da bambini fa la differenza. Anche questo vuole evidenziare l’Associazione in questa Campagna.
È durante l’infanzia e l’adolescenza che si instaurano più facilmente quelle abitudini salutari che potrebbero accompagnare la persona per l’intera vita.
Chi è in sovrappeso in età infantile o adolescenziale ha maggiore probabilità di esserlo anche da adulto.
Ecco, dunque, che la famiglia e gli ambienti educativi più in generale diventano contesti utili per far crescere ragazzi e ragazze consapevoli anche per la propria salute.
 
Lo conferma Martina Segatta, Psicologa LILT esperta in età evolutiva:
«L’essere umano apprende principalmente per imitazione, modellando i propri comportamenti su quelli che osserva.
«La prevenzione non riguarda solo l'informazione, ma anche la creazione di un ambiente che incoraggi e sostenga queste scelte quotidiane, con un impegno condiviso e una responsabilità collettiva, in cui ogni attore della comunità si senta parte attiva.»
 
Durante la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, LILT vuole rendere più facilmente accessibili le informazioni utili per un sano stile di vita.
Per questo nel weekend del 22 e 23 marzo, Volontari e Volontarie saranno nelle piazze di tutto il Trentino con materiale informativo e con il pacchetto della salute in cucina: zuppa di cereali e legumi e olio evo, prodotto simbolo della Campagna LILT e di una sana alimentazione.
Una scelta questa, che fa bene e che servirà anche a sostenere le attività e i servizi dell’Associazione sul territorio provinciale.