Trento, riqualificazione Ex lettere, anche l'impianto geotermico
Il comparto diventerà un progetto pilota con soluzioni di risparmio energetico

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All’interno della rigenerazione del comparto ex Lettere si inserisce il progetto europeo «InCube» di cui il Comune di Trento è partner in collaborazione con Fbk.
La riqualificazione mira a un cambio di funzione dell’edificio nella prospettiva di renderlo il nuovo «Polo Impresa Cultura Innovazione» della città, che integrerà al proprio interno funzioni di formazione, sostegno all’imprenditorialità (incubazione e coworking), produzione e fruizione culturale.
Il progetto di riqualificazione energetica prevede la promozione di soluzioni innovative che migliorino la sostenibilità, la gestione ottimale di edifici, delle fonti di energia rinnovabile e anche delle reti di riscaldamento e di raffrescamento.
L’edificio dell’ex facoltà di Lettere è stato identificato come pilota per testare e dimostrare la fattibilità delle soluzioni proposte, tramite l’utilizzo di sistemi e prodotti innovativi.
Il progetto InCube intende infatti favorire lo sviluppo di impianti a energia rinnovabile limitando così le emissioni inquinanti in atmosfera.
L’intervento prevede la realizzazione di un impianto geotermico a pompe di calore a servizio di parte dell’edificio «ex Lettere» e della futura zona bar dell’edifico «ex Mensa».
Sinteticamente il progetto comporterà l’installazione di una pompa di calore a servizio dell’edificio ex Lettere della potenza media pari a 300 kW.
È stato identificato come idoneo all’installazione della macchina un locale tecnico al piano interrato dell’edificio dell’Auditorium.
Un’altra pompa di calore verrà invece installata a servizio della futura zona bar dell'edificio ex mensa universitaria e avrà una potenza media pari a 28 kW.
A completamento del progetto verrà realizzato un campo geotermico composto da venti sonde a circuito chiuso che verranno installate ad una profondità di 150 metri nel lato sud/est dell’adiacente parco pubblico.
Le sonde saranno collegate a due pozzetti ciascuna senza alcun impatto estetico sulla superficie verde del parco.