«Ufi Hydrogen»: parte la produzione in Trentino
A Serravalle vengono prodotte le membrane catalizzate per l’elettrolisi dell’acqua, fondamentali per la produzione di idrogeno verde

Hydrogen, stabilimento UFI Trentino.
UFI HYDROGEN, società del gruppo UFI specializzata nello sviluppo di tecnologie innovative sulla catena del valore dell'idrogeno verde, ha ufficialmente avviato la produzione di membrane catalizzate MEA (Membrane Electrode Assembly) per la produzione di idrogeno verde tramite l’elettrolisi dell’acqua da fonti rinnovabili.
Il nuovo stabilimento sorge a Serravalle, nel cuore della Hydrogen Valley promossa dalla Provincia Autonoma di Trento, in un territorio strategico caratterizzato dalla presenza concentrata di numerose centrali idroelettriche, condizione ideale per lo sviluppo di tecnologie che richiedono energia pulita e continua.
Realizzato con un investimento iniziale di 50 milioni di euro, il sito produttivo si estende su una superficie di 14.000 metri quadrati, di cui 6.000 coperti. È già operativo con un team di 30 professionisti provenienti da 11 Paesi, con l’obiettivo di triplicare l’organico entro quattro anni, anche grazie al rientro in Italia di competenze altamente specializzate.
«Diventa finalmente realtà l’intuizione nata nel 2017, quando il gruppo UFI ha iniziato a sviluppare materiali avanzati per applicazioni legate all’idrogeno», commenta Giorgio Girondi, Chairman di UFI HYDROGEN. «Crediamo fortemente nel potenziale dell’idrogeno verde come soluzione complementare all’elettrificazione per affrontare le sfide della transizione energetica, soprattutto nei settori più difficili da decarbonizzare.»
«Siamo l’unica realtà italiana specializzata nell’implementazione e industrializzazione di PEM – Proton Exchange Membrane – MEA CCM – Catalyst Coated Membrane: membrane catalizzate applicate all’elettrolisi dell’acqua per la produzione di idrogeno verde. Siamo operativi con la produzione della nostra prima generazione di membrane, e stiamo già lavorando alla seconda, più efficiente e sostenibile, con l’obiettivo di ridurre il contenuto di iridio, uno dei metalli preziosi più critici nei processi di elettrolisi», aggiunge Marco Lazzaroni, CEO di UFI HYDROGEN. «Grazie a questo impianto, abbiamo trasformato in produzione industriale il lavoro di anni di ricerca e sviluppo.»
UFI HYDROGEN è attiva nello sviluppo di membrane per tutte le quattro tecnologie chiave legate all’idrogeno verde: la produzione tramite elettrolisi, la generazione di elettricità attraverso le fuel cell per la mobilità a zero emissioni e per applicazioni stationary di Power-to-X e di Power-BackUp, la trasformazione della CO₂ per la sintesi degli e-fuels e la MEA per la compressione elettrochimica dell’idrogeno. Un perimetro tecnologico ampio e distintivo, che la colloca tra gli attori più dinamici e innovativi del settore a livello europeo.
UFI HYDROGEN è inoltre l’unica realtà italiana selezionata per la quarta «wave» del programma europeo IPCEI Hy2Move, dedicato allo sviluppo dell’idrogeno per la mobilità. Nell’ambito di questo progetto, UFI HYDROGEN beneficerà di un finanziamento di circa 22 milioni di euro nei prossimi quattro anni, destinato in particolare alla seconda tecnologia chiave di applicazione dell’idrogeno: membrane per fuel cell, celle a combustibile per la produzione di energia pulita nel settore dei trasporti stradali, marittimi, dell’aviazione e dell’industria.
Il progetto è realizzato con il supporto della Provincia Autonoma di Trento e in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler (FBK), partner strategico per le attività di ricerca sulle MEA.