Il successo «fuori porta» di Lucio Gardin
Il suo film non ha superato la soglia del Trento Film Festival, ma a Imperia ha sbaragliato 840 opere provenienti da 63 nazioni

Lucio Gardin con l'attore Francesco Pannofino.
Il film di Lucio Gardin girato tra il monte Bondone e il lago di Tovel dal titolo «Una Nuova Vita» si è aggiudicato qualche giorno fa il primo premio alla nona edizione del Video Festival di Imperia (che in questa edizione ha ricevuto l’adesione della Presidenza della Repubblica) nella categoria lungometraggi.
Il film di Gardin ha sbaragliato 840 opere provenienti da 63 nazioni.
Lucio, da dove nasce l’idea del film?
«Volevo parlare di natura, ambiente e valori in un modo originale che non fosse il solito monologo teatrale.»
Di cosa parla il film?
«È un film sulla montagna trentina che, sulle orme della fantasia, porta lo spettatore dentro la natura.
«È un film poetico che fa sorridere, ma fa anche riflettere sui grandi cambiamenti ambientali e sociali che stiamo vivendo.
«Un film che pone in evidenza la consapevolezza della necessità di arrestare un percorso di perdita della memoria.»
Quindi non è il solito documentario noioso sulla montagna?
«No, è un film commovente ma anche ironico, e forse proprio per questo non è stato neppure ammesso al Film Festival di Trento.»
Sei arrabbiato per l’esclusione dal Film Festival?
«Ovviamente amareggiato lo sono perché, visti i risultati ottenuti fuori porta, non era proprio un’opera da buttar via… Sicuramente è più importante vincere fuori casa che partecipare a casa, ma un minimo di orgoglio ce l’abbiamo tutti. A volte c’è l’impressione che scartino proprio la produzione locale per evitare di essere giudicati provinciali.
«D’altronde, come disse una volta Rita Levi Montalcini, Rare sono le persone che usano la mente. Poche coloro che usano il cuore e uniche coloro che usano entrambe.»
Chi ha visto il tuo film?
«Il film è in DVD che è uscito nei negozi lo scorso Natale. A marzo ne sono state vendute circa 2.500 copie, e ora ne ho ordinato la ristampa.
«Poi è stato proiettato in parecchi istituti scolastici trentini, scuole medie ed elementari, e sarà mandato in onda su RAI 3 Regione nel programma Tapis Rulant.»
E fuori regione?
«Beh, fuori regione, dove è importante far girare il film per promuovere la montagna trentina, è andato in onda su TG Events Television (nella puntata 147).
«TG Event Television è una televisione a copertura nazionale che vanta circa 250 mila spettatori medi) su canali DGTV e SKY (palinsesto disponibile su www.tgevents.it).
«Ma ecco le televisioni su cui è andato in onda il filmato: Quartarete Piemonte – Telelombardia – Antenna 3 (Lombardia) – ABChannel (SKY 835) – ABChannel (Abruzzo, Lazio, Toscana, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trento e Bolzano, Emilia Romagna) – Telecittà Padova (Veneto) – Telecittà (Friuli Venezia Giulia) – Milanow (Lombardia) – Videostar (Lombardia, Piemonte) – Canale 6 TVM (Friuli Venezia Giulia) – La Nuova TV (Basilicata) – Televallo (Campania) – Catalan TV (Sardegna) – Imperia TV (Liguria) – Telegenova Live (Liguria) – Canale 11 (Lombardia) – Teleuniverso (Lazio) – Fano TV (Marche). TV Prato (Toscana), Canale 8 (Puglia), TVI (Molise).
«Inoltre sto prendendo accordi con i responsabili del palinsesto SKY per inserirlo tra i film in programmazione, speriamo bene.»
Questo premio è l’unico riconoscimento?
«No! Oltre ad avere vinto a Imperia, il film è arrivato in finale al Festival Nazionale Ambiente in corto di Frosinone e al Festival Internazionale Cortocinema di Pistoia.
«Inoltre, permettimi di citare anche un altro cortometraggio «Diario di una Trappola» (è piaciuto molto al vostro direttore - vedi) che è arrivato in finale al Festival Nazionale il Corto.it di Roma, al Festival Nazionale Ambiente in corto di Frosinone, al Festival Internazionale Cortocinema di Pistoia, e un mese fa, nella sala protomoteca del Campidoglio, ha ricevuto il premio della critica al “Festival Internazionale Alberoandronico» di Roma.
Progetti futuri?
«Grazie a Fondazione Caritro, che in copropduzione Rai ha prodotto anche il citato Diario di una Trappola (che parla di ludopatia), inizierò la prossima settimana a girare un corto su un importante disagio sociale, quale l’anoressia.
«Il progetto nasce da un concorso di idee rivolto agli studenti delle scuole superiori, che sono stati invitati a scegliere un disagio su cui realizzare il film.»
Solo film che parlano di disagi sociali?
«No, in collaborazione con un importante sceneggiatore di Roma ho appena terminato il soggetto di un film che mi piacerebbe girare in Trentino.
«Il vero film che possa promuovere i nostri luoghi più belli più di quello che fanno i cinepanettoni. Un po’ come La grande bellezza di Sorrentino che è uno grande bellissimo spot su Roma, e come hanno fatto grandi film nel passato quali Il sorpasso di Risi, I vitelloni di Fellini o Vacanze Romane di Wyler e più recentemente, appunto, La grande bellezza, dimostrano che si può promuovere un territorio attraverso un racconto cinematografico.
«Io vorrei appunto fare un film che trasmetta la bellezza di vivere in Trentino e faccia venire voglia di passare a trovarci.»
Ti auguriamo di trovare qualcuno che ti aiuti in questo progetto importante.
«Lo spero tanto anch’io, perché quando si parla di promozione del territorio, tutto può servire.»
N.C.